DIAGNOSI, GESTIONE E TRATTAMENTO DEL CANCRO AL RENE
ERRORE MEDICO E RISARCIMENTO DANNI
I reni sono due organi situati in modo simmetrico nella parte posteriore dell’addome, e hanno il compito di filtrare il sangue e le impurità che verranno espulsi con le urine oltre che aiutare il controllo della pressione sanguigna e regolare la produzione dei globuli rossi. La causa del tumore al rene è la proliferazione incontrollata delle cellule che li compongono. Il tumore del rene rappresenta circa il 2% di tutti i tumori e si presenta nell’uomo con una frequenza doppia rispetto alla donna.
A causa della funzione principale dei reni di “filtro sanguigno”, il cancro al rene può avere una rapida diffusione agli altri organi. Un errore del medico o del nefrologo o dell’oncologo o dell’Ospedale per mancata o ritardata diagnosi potrebbe portare, nei casi più gravi, anche al decesso del paziente, e la morte costituisce la lesione maggiore del bene giuridico della vita. In questi casi anche i familiari (marito, moglie, convivente, partner convivente, madre, padre, il figlio o la figlia, i fratelli o le sorelle o gli eredi) della vittima del caso di malasanità potrebbero avere diritto al risarcimento del danno con l’assistenza di un avvocato specializzato in responsabilità medica.
Origine del cancro al rene
Come accennato, i reni sono due organi pari (rene sinistro e rene destro) delle dimensioni di un pugno, e contengono formazioni tubulari che hanno il compito di filtrare il sangue per eliminarne le sostanze contenenti i rifiuti liquidi prodotti dall’organismo in modo tale da espellerli con le urine, che sono il prodotto finale della filtrazione renale.
Anatomia rene
Anatomia rene
Oltre che dalla proliferazione delle cellule (carcinoma renale), il cancro del rene si origina anche da altri tessuti o dalla capsula che riveste esternamente l’organo stesso (carcinoma a cellule transizionali).
Il cancro del rene può dare metastasi, principalmente ai linfonodi, alla ghiandola surrene ed al polmone, in misura minore al fegato, alle ossa, al cervello od altri organi. Per metastasi si intende che le cellule tumorali si staccano dal tumore primitivo al rene e si diffondono per vicinanza oppure attraverso i vasi sanguigni o linfatici raggiungendo altri tessuti o organi. Il sistema linfatico fa parte del sistema immunitario a difesa dell’organismo da infezioni e malattie.
La responsabilità del medico, dell’oncologo o del nefrologo, e quindi dell’Ospedale o della Clinica, potrebbe derivare non solo dall’insorgenza della malattia ma anche dalla non tempestiva o errata diagnosi, o dal mancato riconoscimento della problematica o, comunque, dall’incapacità di gestire correttamente la situazione, eseguendo terapie sbagliate, tardive, inefficaci o, comunque, non tempestive. Per questi motivi è opportuno rivolgersi ad un avvocato esperto in malasanità che garantirà la disamina del caso per capire se fosse possibile chiedere il risarcimento dei danni.
I tipi di tumori del rene
I tumori al rene hanno percentualmente una maggior incidenza sul sesso maschile rispetto al sesso femminile. Esistono inoltre rare forme di tumore al rene che colpiscono i bambini, come il tumore di Wilms o nefroblastoma.
I tumori del rene, nella maggior parte si presentano come carcinoma renale, tuttavia esistono altre forme di neoplasie renali quali i linfomi e i sarcomi. Esistono diversi sottotipi di carcinoma renale, tra cui quello più comune è quello a cellule chiare.
Ulteriori sottotipi, oltre a forme più rare di tumore al rene, riguardano il tumore cromofilo c.d. papillare, cromofobo e dei dotti collettori e sarcomatodei. Esistono poi altri tumori pur se rari quali il carcinoma a cellule transazionali, che si sviluppa dalle cellule della parte centrale del rene c.d. pelvi renali e ha degli elementi di comunanza con il tumore della vescica.
Risulta essenziale che la diagnosi, oltre ad essere corretta sia tempestiva. Un eventuale errore del per mancata o ritardata diagnosi potrebbe portare anche a gravi complicanze. Se si ritenesse di essere stati vittima di un errore medico, di colpa medica dell’Ospedale o di un caso di malasanità potrebbe essere utile rivolgersi ad un avvocato o a uno studio legale specializzato in risarcimento danni per responsabilità e colpa medica.
Fattori di rischio per il tumore al rene
Esistono diversi studi sulle possibili cause del tumore al rene, tuttavia, non vi è una unicità di vedute sulle diverse ipotesi, pur se si è visto che esistono dei fattori che aumentano la possibilità di contrarre la malattia, tra cui:
- l’ipertensione;
- l’età (picco di incidenza intorno ai 60 anni);
- il sesso maschile;
- il fumo;
- l’obesità;
- l’esposizione a sostanze tossiche (sull’esposizione a sostanze tossiche, in particolare, esistono alcuni lavori che sono maggiormente esposti al potenziale pericolo di contrarre un tumore al rene, neoplasie renali, linfomi e i sarcomi, come per chi lavora, come operaio nelle acciaierie, o nell’industria dell’acciaio, nelle fabbriche del carbone, negli altiforni o nei forni a coke. Anche chi lavora, o è a contatto, con sostanze come amianto, asbesto, piombo e cadmio presenti, ad esempio, in alcune vernici potrebbe essere soggetto a un maggior fattore di rischi di contrarre un cancro al rene;
- fattori ereditari;
- essere sottoposti a dialisi a lungo termine.
Per quanto riguarda i fattori di rischio professionali legati all’esposizione a sostanze tossiche, esiste un obbligo da parte del datore di lavoro di protezione del lavoratore e di tutela della salute. Un dovere di informazione, formazione, prevenzione, antinfortunistica, bonifica, salubrità e sicurezza nei luoghi di lavoro. In alcune ipotesi, quindi, anche il dipendente, o i suoi familiari, possono chiedere il risarcimento dei danni al datore di lavoro essendoci dei diritti per il lavoratore estremamente tutelanti.
In ogni caso la vittima di un episodio di malasanità ha diritto che venga fatta chiarezza su quanto accaduto e soprattutto: diritto a chiedere che siano verificate eventuali responsabilità, comportamenti non diligenti o sbagli; diritto a sapere chi ha sbagliato e come; diritto a sapere se sono state rispettate tutte le procedure previste dalla letteratura medica; diritto a procedere legalmente per ottenere il risarcimento dei danni subiti.
Potranno affidarsi ad un avvocato specializzato responsabilità medica quelle persone che hanno subito un danno per un caso di errore medico, di colpa e responsabilità dell’Ospedale sia pubblico che privato o del medico (specialista, medico di base o generico, chirurgo, primario dell’ospedale, dirigente medico, infermiere, nefrologo, personale paramedico, la guardia medica) dovuti a diagnosi sbagliata o tardiva, ad esame o analisi non effettuati o effettuati male o in ritardo, ad operazione o intervento chirurgico sbagliato, a cura errata o a terapia somministrata in ritardo, a medicinali non dati o farmaci prescritti tardivamente così come in caso di omesso o incompleto consenso informato.
Sintomi del tumore al rene
È responsabilità del medico avere la massima attenzione e non sottovalutare determinati sintomi. Allo stesso tempo l’analisi degli esami è fondamentale per non effettuare un errore nella diagnosi. In tal caso un avvocato specializzato può verificare eventuali errori da parte del medico e riscontrare danni e/o lesioni al paziente. Un errore può risultare fatale e il responsabile è tenuto ad un risarcimento danni.
Fasi tumore al rene
Fasi tumore al rene
Spesso il tumore al rene è asintomatico negli stadi iniziali. Quando presenti, i sintomi del tumore al rene generalmente sono:
- ematuria cioè sangue nelle urine;
- dolore a livello dei fianchi;
- massa palpabile a livello addominale o del fianco;
- inspiegabile perdita di appetito e peso corporeo;
- febbre prolungata;
- anemia;
- edema a livello delle anche.
Quando si presentano i sintomi bisogna verificare tutto quanto fatto, o non fatto, del medico, dell’oncologo o del nefrologo o dell’Ospedale. Un passaggio fondamentale se ci si trova davanti ad un caso di malasanità. Rivolgendosi ad un avvocato esperto in casi di risarcimento danni da responsabilità medica è possibile verificare se vi sia stato un errore nella diagnosi, nell’esecuzione del trattamento sanitario o nello svolgimento della terapia e, di conseguenza, se c’è responsabilità del medico, dell’équipe dei medici o dell’Ospedale (o del Pronto Soccorso, Asl, Asst, Ats) o della Clinica privata. Essenziale, in questa fase, risulterà l’esame della documentazione medica, tra cui le analisi e gli esami, i medicinali assunti, la cartella clinica e il consenso informato.
Diagnosi del cancro al rene
Per una tempestiva diagnosi del cancro al rene, al manifestarsi di tali sintomi il medico dovrebbe indirizzare il paziente verso esami più approfonditi, primo tra tutti l’esame delle urine.
Per una diagnosi precoce è opportuno effettuare:
- analisi del sangue;
- ecografia, esame in cui vengono usate onde sonore che fanno eco contro gli organi della zona addominale, che permettono di visualizzare una dilatazione delle cavità renali e o degli ureteri e/o per individuare masse solide;
- TAC torace e addome con mezzo di contrasto (TAC ossia Tomografia Assiale Computerizzata torace e addome mdc), un dispositivo radiologico mediante il quale è possibile valutare con maggior dettaglio l’apparato urinario, i linfonodi, i polmoni ed altri organi eventualmente interessati dal tumore;
- biopsia, che consiste nel prelievo di alcuni frammenti di tessuto che saranno analizzati per la ricerca di cellule tumorali e permette la stadiazione dell’eventuale tumore.
La mancata prescrizione della visita specialistica da parte del medico di base o degli ulteriori esami diagnostici da parte del medico specialista o dell’oncologo, costituisce un errore medico: simili omissioni, infatti, impediscono la diagnosi rapida ed efficace e possono far sorgere complicanze gravi per il paziente fino anche alla morte e, di conseguenza, il diritto a chiedere il risarcimento dei danni con l’intervento di un avvocato esperto in malasanità.
Trattamento e cura del cancro al rene
In caso di malattia conclamata, ma limitata al rene, la terapia di prima scelta è generalmente la nefrectomia, ossia la rimozione chirurgica del rene che può essere totale o parziale a seconda del grado di invasività della malattia.
In altri casi il paziente può essere sottoposto a terapia mirata per diminuire le dimensioni del tumore al rene e rallentarne la crescita (radioterapia, chemioterapia, crioterapia), e, caso per caso, si valuta anche la rimozione del rene malato.
Per il cancro del rene il tasso di sopravvivenza a 5 anni è del circa 95% nel caso di diagnosi precoce, del circa 20% nel caso di stadi avanzati. Quindi è importantissimo che la diagnosi, oltre ad essere corretta sia tempestiva. Un eventuale errore del medico o dell’oncologo o dell’Ospedale per mancata o ritardata diagnosi potrebbe portare anche a gravi complicanze ed essere causa della morte del paziente.
Errori medici nella gestione e nel trattamento del cancro al rene
Spesso, l’errore diagnostico non consente al paziente di essere curato nel periodo in cui il trattamento del tumore al rene sarebbe stato più efficace e tempestivo.
L’errore del medico o dell’oncologo può essere pertanto dovuto ad un tumore al rene non diagnosticato, ma anche ad una diagnosi al rene sbagliata, o diagnosticata in ritardo e quindi non precocemente.
Ciò potrebbe essere imputabile non solo al medico curante, ma anche ad un caso di malasanità dovuto, ad esempio, ad un campione che viene scambiato dall’infermiere durante il prelievo o scambiato dal laboratorio di analisi dell’Ospedale durante la refertazione, oppure a un macchinario che non rileva alcuni dati durante il test di analisi. Sul punto è bene precisare che l’ospedale, sia pubblico che privato, nel quale il paziente è stato curato o al quale si è rivolto per effettuare le visite o l’intervento chirurgico, può essere chiamato a rispondere dei danni patiti per un caso di malasanità e, quindi, del risarcimento. L’ospedale, infatti, è responsabile dell’operato dei suoi dipendenti e collaboratori (medici, paramedici, infermieri, assistenti ecc.) ma anche del corretto svolgimento dell’integrale prestazione sanitaria.
In pratica l’ospedale risponde non solo per problemi legati direttamente all’errore medico ma anche per questioni relative a disorganizzazione o carenze strutturali (ad esempio un macchinario per la risonanza magnetica che non funziona o che funziona male oppure uno scambio di provette o un errore nello svolgimento dei test).
Una diagnosi sbagliata del cancro al rene, o un tumore non individuato o diagnosticato in ritardo, generalmente incide anche sulla terapia. Infatti, un errore nella diagnosi potrebbe indurre il medico a somministrare una cura per il tumore ai reni sbagliata, errata, non mirata e quindi inefficace o addirittura dannosa per il paziente.
Inoltre, il ritardo accumulato per l’individuazione, potrebbe ripercuotersi anche sull’inizio della cura del tumore che, pertanto, potrebbe iniziare tardivamente. Tale ritardo potrebbe aggravare la malattia o influire sullo stato di salute.
Il paziente potrebbe quindi essere costretto a sottoporsi ad un’operazione chirurgica, o ad ulteriori cure farmacologiche (chemioterapia, ecc.) o radioterapiche, che (forse) avrebbe potuto evitare in tutto o in parte, con conseguenti maggior giorni di degenza in Ospedale e riabilitativi.
Ciò potrebbe tradursi in una maggior sofferenza per il paziente, costretto a subire un dolore intenso e prolungato prima della guarigione. Tutta questa situazione aggravata potrebbe anche incidere sulle sue chance di guarigione, e nei casi più gravi, provocargli una perdita di chance di sopravvivenza con il decesso del paziente, e la morte costituisce il maggior danno al bene vita, il più prezioso.
Richiesta di risarcimento danni in caso di errore medico o omissione di diagnosi di cancro al rene
Qualora vi siano eventualmente i presupposti, il paziente potrebbe dunque chiedere il risarcimento dei danni per essere stato vittima di un caso di malasanità a causa di una diagnosi o cura sbagliata, errata o tardiva. In questi casi, il paziente o i suoi familiari, potranno rivolgersi ad uno studio legale o ad un avvocato, preferibilmente specializzato in risarcimento danni da responsabilità medica, il quale – insieme al proprio medico legale ed eventualmente al medico specialista – valuteranno se vi siano, o meno, i presupposti per chiedere il risarcimento dei danni all’Ospedale, all’Assicurazione, al chirurgo e più in generale ai medici coinvolti.
La valutazione di quali danni, nel caso concreto, si possano eventualmente chiedere, e la loro quantificazione, viene preliminarmente effettuata dal medico legale e dell’avvocato (risarcimento del danno patrimoniale ossia i danni economici da lucro cessante o danno emergente ad esempio per le spese sostenute, i danni non patrimoniali come il danno biologico per inabilità temporanea o invalidità permanente, il danno morale, il danno esistenziale, il danno da perdita di chance o il danno da morte ecc.).
È importante sapere che molte voci di danno potranno essere chieste sia dalla paziente che dai familiari (moglie/marito/madre/padre/figlio/figlia/sorella/fratello ecc.) ed anche in caso di morte della persona malata.
In caso di decesso per cancro al rene del paziente, potrebbe essere possibile chiedere il risarcimento dei danni patiti direttamente dai familiari (ad esempio per le sofferenze patite per la perdita prematura del parente), ma anche i danni subiti dalla defunta prima di morire dopo l’errore medico (ad esempio per le sofferenze patite o per la consapevolezza di essere in fin di vita senza possibilità di cura).
I parenti (marito, moglie, convivente, partner, madre, padre, sorella, fratello, figlio, figlia ecc.) potrebbero ottenere, da un lato, il risarcimento dei danni relativi al loro dolore per la perdita ingiusta della loro cara e, dall’altro, potrebbero chiedere la liquidazione del danno fisico e morale da lei patito prima di morire, durante la sfortunata agonia.
Mentre i primi vengono chiamati danni iure proprio, perché rientrano direttamente nella sfera giuridica del familiare della defunta, questi ultimi potrebbero essere definiti “indiretti” vengono chiamati danni iure hereditatis.