INDUZIONE AL TRAVAGLIO DI PARTO
ERRORE MEDICO E RISARCIMENTO DANNI
L’induzione del travaglio di parto è definita come l’insieme di interventi medici volti ad ottenere l’insorgenza del travaglio al fine di interrompere l’evoluzione della gravidanza.
Il processo di induzione viene considerato quando i benefici materni e fetali risultano essere maggiori e i rischi significativamente minori.
Quali sono le indicazioni all’induzione del travaglio di parto
Le indicazioni assolute per l’induzione al travaglio di parto sono:
- gravidanza post termine e prevenzione della gravidanza post termine (fra 41+0 e 42+0);
- rottura prematura delle membrane – Prom (se con la condotta d’attesa non si ha travaglio attivo) e PProm (dopo 37 settimane);
- morte intrauterina fetale.
Le indicazioni relative sono:
- diabete gestazionale;
- ipertensione;
- colestasi, etc.,
in questi casi, i rischi e i benefici devono essere valutati caso per caso.
Quali sono le controindicazioni all’induzione del travaglio di parto
Le controindicazioni all’induzione coincidono con quelle in cui è controindicato il parto vaginale (placenta previa, presentazione anomala, …)
Come scegliere il metodo di induzione
Il grado di maturazione cervicale permette di scegliere quale metodo di induzione utilizzare.
Il metodo più comunemente usato per la valutazione della cervice e il “Bishop pelvic score system”.
Tale sistema prende in considerazione le caratteristiche intrinseche della cervice uterina – lunghezza, posizione, appianamento e consistenza – e il livello della parte presentata nello scavo pelvico.
Ad ognuno di essi viene assegnato un punteggio che varia da 0 a 3, più alto è il punteggio complessivo, maggiori sono le probabilità di successo.
Metodi per l’induzione al travaglio di parto
Vari e diversi sono i metodi esistenti per indurre il travaglio di parto:
- prostaglandine, quali pressario a lento rilascio (24 ore) o il gel intracervicale, utilizzato in caso di indice bishop sfavorevole ma correlato, in pregresso taglio cesareo, ad aumentata incidenza di rottura d’utero;
- infusione di ossitocina;
- cateteri trans-cervicali, al fine di indurre una induzione meccanica al travaglio di parto;
- amnioressi, cioè la rottura delle membrane, che non è raccomandata da sola ma in associazione con infusione di ossitocina;
- lo scollamento delle membrane, da prendere in considerazione prima di iniziare il processo di induzione al travaglio di parto.
Quali possono essere gli errori legati al processo di induzione del travaglio di parto
Di seguito i più comuni errori nell’induzione del travaglio di parto:
- errata informazione della donna sull’indicazione all’induzione, sul metodo di induzione e sui rischi/benefici della procedura, assenza di counselling e il consenso informato;
- assenza di valutazione della cervice uterina con indice di Bishop;
- errato utilizzo del metodo dell’induzione (es. prostaglandine in pregresso taglio cesareo);
- induzione al travaglio in condizione controindicata (es. placenta previa);
- assenza di consenso informato quando si pratica lo scollamento delle membrane per prevenire una gravidanza post termine (es. 38 settimane).