CHIUSURA DELLE TUBE
ERRORE MEDICO E RISARCIMENTO DANNI – AVVOCATO MALASANITÁ
La chiusura delle tube, definita anche come sterilizzazione tubarica, è un metodo contraccettivo chirurgico che prevede la legatura delle tube di Falloppio al fine di impedire la fecondazione ed evitare la possibilità di una gravidanza non desiderata.
Le tecniche di esecuzione sono differenti, laparotomica o meno, tramite taglio (legatura) o bruciatura con elettrobisturi (coagulazione). L’intervento può essere fatto in qualsiasi momento, senza particolari restrizioni, e spesso viene eseguito in concomitanza con altre procedure chirurgiche, come durante il corso di un taglio cesareo.
Nonostante ciò è fondamentale che il medico abbia ottenuto il consenso informato e firmato da parte della donna che decide di sottoporsi all’intervento di chiusura delle tube, poiché riguarda un aspetto importante sulla sua salute e sulla sua riproduzione. Pertanto, non essendo una procedura salvavita, non può in alcun caso essere fatto durante un’emergenza medica chirurgica. Nella maggior parte dei casi la sterilizzazione non è reversibile, e se anche lo fosse, questa reversibilità richiede un’ulteriore chirurgia complessa che, ad oggi, non ha garanzia di successo.
Gli errori medici ed i rischi più comuni della procedura di chiusura delle tube
La chiusura delle tube è un intervento chirurgico e, come tale, presenta possibilità di errori medici esponendo la donna a rischi, anche seri.
I più comuni e importanti sono:
- danni ad organi come intestino e vescica;
- rottura di grossi vasi con conseguente emorragia;
- reazioni all’uso dei farmaci anestetici;
- infezioni post-intervento;
- dolore pelvico e addominale cronico;
- fallimento vero e proprio della procedura con esito di gravidanza indesiderata futura.
Se si ritiene di essere stati vittima di un errore medico, di colpa medica dell’Ospedale o di un caso di malasanità potrebbe essere utile rivolgersi ad un avvocato o a uno studio legale che si occupi preferibilmente di risarcimento danni per responsabilità e colpa medica.
La sterilizzazione, dal punto di vista contraccettivo, risulta efficace al 99% nel corso del primo anno, tasso che si riduce significativamente e gradualmente negli anni successivi, poiché, in alcuni casi, se pure rari, le tube possono riformarsi e riconnettersi dando vita all’impianto e ad una gravidanza indesiderata.
La gravidanza ectopica
Anche se l’insorgere di una gravidanza dopo sterilizzazione tubarica non è un evento così comune, esso non è raro e il rischio di gravidanza ectopica, extra tubarica, risulta aumentato. Tale rischio si presenta in particolare negli anni successivi all’intervento, e in donne giovani al di sotto dei 30 anni, con storia pregressa di infiammazione pelvica cronica.
Le donne devono quindi essere consapevoli di questa possibilità in modo da poter riconoscere precocemente i sintomi di una gravidanza ectopica, tra cui:
- un sanguinamento vaginale anomalo;
- dolore pelvico e addominale;
- dolore alla spalla inspiegabile;
- debolezza.
Infatti, le conseguenze di una ritardata diagnosi includono:
- emorragia interna grave;
- infezioni addominali e pelviche con shock settico;
- persino la morte.