GRAVIDANZA INDESIDERATA CON STERILIZZAZIONE TUBARICA
ERRORE MEDICO E RISARCIMENTO DANNI – AVVOCATO MALASANITÀ
La sterilizzazione tubarica definita anche chiusura delle tube e legatura delle tube, è una delle tecniche contraccettive chirurgiche. È una metodologia risolutiva in quanto è una sterilizzazione permanente.
È la tecnica che non permettere l’incontro tra l’ovocita e lo spermatozoo a livello tubarico, bloccando quindi la fecondazione.
Le tecniche per la sterilizzazione tubarica
Le tecniche sono svariate e sono:
- sigillatura delle tube di Falloppio con l’utilizzo di un bisturi elettrico o possono anche essere chiuse con morsetti, graffe o anelli. Spesso viene rimosso anche una piccola parte della tuba;
- in altri casi vengono inseriti piccoli strumenti all’interno delle tube tale da far si che cresca un nuovo tessuto che blocca il normale passaggio tubarico. Tale tecnica è conosciuta come “Essure“.
È il metodo contraccettivo più utilizzato al mondo, in particolare negli Stati Uniti. In Italia invece, si può dire che la sterilizzazione tubarica costituisce un mezzo contraccettivo poco usato in quanto limitato a casi particolari e soggetta a una forte componente discrezionale del medico a cui viene richiesta.
La maggior parte delle donne può essere sterilizzata con sicurezza. Ma come per ogni procedura medica ci sono dei rischi.
I rischi della sterilizzazione tubarica
Un possibile rischio è che le tube si riconnettano da sole, prima della cicatrizzazione, o possono ricrescere spontaneamente e quindi ricongiungersi (eventi rari ma probabili) o ancora ci può essere stato un errore medico durante la procedura che ha permesso la fertilizzazione, in questo caso indesiderata.
La gravidanza ectopica
Quando le donne restano incinte dopo essere state sterilizzate, circa 1 su 3 ha una gravidanza che si sviluppa in una tuba di Falloppio, quindi, una gravidanza ectopica.
In quest’ ultimo caso, la donna sarebbe costretta ad affrontare un intervento per l’asportazione della camera gestazionale a livello uterino o le dovrebbero essere somministrati farmaci per l’assorbimento della gravidanza (a seconda dei valori della beta hCG ematica).
Se invece, l’embrione dovesse impiantarsi a livello uterino, le conseguenze, in seguito al fallimento dell’intervento, sono molto gravi. Sono gravi non solo da un punto di vista fisico ed emotivo ma anche economico.
La coppia che ha preso la decisione di non avere più figli, ha motivi ben validi che vengono accettati in primis dall’equipe medica. Con la scoperta della gravidanza indesiderata si trova ad affrontare un nuovo percorso che nella maggior parte dei casi termina con un’interruzione volontaria di gravidanza ed un’azione giudiziaria nei confronti del personale medico che ha svolto l’intervento di sterilizzazione tubarica.
I danni derivanti dal fallimento dell’intervento di sterilizzazione tubarica
Nel momento in cui un intervento di sterilizzazione tubarica (con legatura e/o sezione o attraverso il metodo Essure) non viene eseguito in maniera corretta, causando un evento procreativo indesiderato, a rispondere di danno biologico saranno il medico che ha praticato l’intervento e la struttura sanitaria.
I danni a cui si fa riferimento sono:
- danno biologico patito dalla donna a causa della gravidanza indesiderata;
- danno patrimoniale per i costi del mantenimento del figlio sino al raggiungimento dell’indipendenza economica;
- danno non patrimoniale di entrambi i genitori per lesione del diritto di autodeterminazione.
Il fallimento dell’intervento di sterilizzazione tubarica espone il medico ad un’azione giudiziaria.
Numerosi casi giurisprudenziali sono stati intentati per fallimento della sterilizzazione tubarica e per intervento eseguito senza un valido consenso informato.