GASTROSCOPIA
ERRORE MEDICO E RISARCIMENTO DANNI – AVVOCATO PER MALASANITÀ
La gastroscopia è l’esplorazione mediante un apposito strumento, il gastroscopio, del lume dell’esofago, dello stomaco e del duodeno. La gastroscopia consente al medico endoscopista di esaminare direttamente tali organi mettendo in evidenza eventuali alterazioni.
La gastroscopia viene in medicina abbreviata con la sigla EGDS (EsofagoGastroDuodenoScopia).
Il gastroscopio è una sonda parzialmente snodabile con all’estremità una telecamera che permette di vedere all’interno dell’apparato gastroenterico superiore. Oltre alla telecamera vi sono una fonte luminosa ed un canale operativo per gli strumenti da utilizzare in corso di esame.
Gastroscopia come si fa
Il paziente dovrebbe essere a digiuno da almeno dieci-dodici ore. Naturalmente questa attenzione non avviene in caso di esecuzione dell’esame in urgenza.
Al paziente, in decubito laterale sinistro, viene introdotta in bocca la sonda, che viene poi introdotta in esofago, e da lì fatta scendere prima nello stomaco e poi nel duodeno; l’esame si completa con il ritiro della sonda, e la visualizzazione in retroversione delle stesse strutture anatomiche.
Attraverso il canale operativo è possibile eseguire biopsie delle pareti degli organi per effettuare esami istologici su lesioni.
Altri strumenti utilizzati sono cestelli, pinze, coagulatori e clips, per coagulare o asportare polipi e lesioni.
Altre procedure che possono essere effettuate mediante la gastroscopia sono:
- dilatazione di stenosi;
- polipectomie;
- emostasi di lesioni sanguinanti;
- legatura di varici esofagee e/o gastriche;
- posizionamento di protesi o sonde nutrizionali.
Diagnosi attraverso l’esame di gastroscopia
La gastroscopia serve per evidenziare alterazioni quali:
- ernia iatale;
- esofagite;
- varici esofagee;
- diverticoli esofagei;
- gastrite;
- gastroduodenite;
- ulcere gastriche e duodenali;
- tumori.
Gastroscopia : complicazioni
Si tratta di un esame invasivo, ma sicuro e con una bassissima incidenza di complicanze (0,05% di morbilità, e meno di 0,006% di mortalità), che richiede l’acquisizione del consenso informato da parte del paziente.
La sua durata di esecuzione è breve (pochi minuti) e non è doloroso, anche se il naturale riflesso deglutitorio può portare a successive lievi irritazioni faringee; più frequentemente l’esame può causare fastidio, con nausea e conati di vomito a vuoto.
Sedazione nella gastroscopia
Solitamente si pratica l’applicazione di anestetici topici in orofaringe, volta a diminuire la sensazione di passaggio dello strumento a livello faringeo.
Si può praticare una sedazione leggera con benzodiazepine per tranquillizzare il paziente oppure, in casi particolari che richiedono tempi lunghe o procedure complesse, si può eseguire l’esame in anestesia generale.
Possibili errori nell’esame di gastroscopia
I possibili errori sono:
- mancata diagnosi: dovuto al non riconoscimento o alla non identificazione di una lesione o di una neoformazione;
- emorragie: per possibili traumatismi;
- infezioni;
- perforazione: traumatismo della cavità gastrica che viene lesionata.