LAPAROSCOPIA E CHIRURGIA
ERRORE MEDICO E RISARCIMENTO DANNI
La laparoscopia o chirurgia laparoscopica (dal greco “lapara”, addome, e “scopia”, osservazione) è una tecnica chirurgica che prevede l’esecuzione di un intervento chirurgico senza apertura della parete.
È una branca della videochirurgia che è nata alla fine degli anni ’80 grazie al Chirurgo francese Philippe Mouret e che ha avuto un successo notevole grazie al concetto sempre crescente di mini-invasività.
Tecnica nella laparoscopia
La tecnica chirurgica videolaparoscopica consiste nell’eseguire l’intervento senza effettuare una laparotomia (apertura della parete addominale) ma utilizzando invece una telecamera (5-10 mm di diametro) collegata ad un monitor e sottili strumenti chirurgici inseriti nell’addome tramite dei piccoli accessi (da 0,5 a 1 cm) in cui vengono inseriti dei trocar (strumenti che permettono il passaggio dei ferri chirurgici laparoscopici).
Per fare la laparoscopia è necessario gonfiare la parete addominale con anidride carbonica CO2 (gas inerte) per creare lo spazio necessario ad effettuare l’intervento. Necessita quindi di un’anestesia generale.
Strumentario nella laparoscopia
Per effettuare la laparoscopia, gli strumenti che più frequentemente vengono utilizzati sono:
- Pinze;
- Forbici;
- Elettrocoagulatore;
- Suturatrice;
- Porta-aghi.
Indicazioni nella laparoscopia
Nel corso degli anni, grazie alla maggiore esperienza acquisita dai chirurghi nell’utilizzo di questa tecnica, la chirurgia laparoscopica ha trovato un numero sempre crescente di indicazioni, tanto da essere considerata il trattamento di scelta per alcuni interventi e da essere considerata una valida alternativa per quasi tutti gli interventi di chirurgia addominale.
Vantaggi della laparoscopia
I vantaggi della tecnica chirurgica di laparoscopia, ormai ampiamente riconosciuti dalla comunità scientifica, sono:
- Minore invasività;
- Minore traumatismo della parete addominale;
- Minore rischio di laparocele;
- Riduzione del dolore postoperatorio;
- Tempi di recupero post-operatori inferiori;
- Minor visibilità di eventuali cicatrici.
La laparoscopia può avere uno scopo sia diagnostico che terapeutico, ma il principio di base è che l’intervento che viene eseguito non si discosta da quello che verrebbe praticato con la tecnica tradizionale.
Tempi operatori nella laparoscopia
Solitamente l’intervento avviene introducendo il primo trocars, che ospiterà la telecamera, a livello ombelicale. Da questo accesso si pratica lo “pneumoperitoneo” (l’addome del paziente verrà riempito di anidride carbonica CO2).
Una volta esplorata la cavità addominale e valutata dal chirurgo la fattibilità dell’intervento, verranno praticate le altre incisioni (in numero variabile a seconda della procedura da effettuare) e verranno inseriti gli strumenti necessari.
Una volta terminato l’intervento si estraggono gli strumenti e i trocars e si evacua lo pneumoperitoneo.
Un dolore postoperatorio tipico legato al riassorbimento del gas nei giorni successivi all’intervento coinvolge l’addome e le spalle, con possibile gonfiore addominale e dolore crampiforme. Tali sintomi non devono preoccupare perché si risolvono appena il nostro organismo assorbe ed espelle l’anidride carbonica residua.
Complicazioni laparoscopia / Possibili errori medici laparoscopia
La chirurgia laparoscopica presenta un basso numero di complicazioni, tuttavia possono verificarsi eventi avversi minori e maggiori.
Minori
Sono le complicazioni possibili in corso di ogni intervento chirurgico:
- Infezioni post-operatorie delle ferite;
- Emorragie ed ematomi.
Maggiori
Le complicazioni più gravi che possono seguire un intervento laparoscopico sono:
Danno a un organo addominale:
maneggiando degli strumenti dall’esterno, si potrebbero causare delle lesioni da contatto o da ustione sugli organi interni, con un danno che potrebbe non essere evidenziato intra-operatoriamente ma che potrebbe palesarsi alcuni giorni dopo.
Danni a strutture vascolari:
le stesse lesioni potrebbero interessare le strutture vascolari, venose ed arteriose, provocando delle gravi emorragie intra o post-operatorie.
È fondamentale che in caso si verifichino eventuali problematiche, il chirurgo riconosca e tratti in maniera immediata le possibili complicazioni.