MACROSOMIA FETALE
ERRORE MEDICO E RISARCIMENTO DANNI – AVVOCATO PER MALASANITÀ
Un neonato viene definito macrosomico quando la stima del suo peso è superiore ai 4500 grammi.
Si parla di stima in quanto durante la gravidanza non è possibile avere un valore certo, fino al momento del parto. Spesso si sente parlare di percentili in riferimento alle dimensioni del neonato, il riscontro di un peso neonatale stimato superiore al 90° percentile non può essere necessariamente considerato un sinonimo di macrosomia poiché dipendente dalla età gestazionale (criterio variabile) e pertanto soggetto a variazioni.
Come si effettua la diagnosi di macrosomia
Per fare una stima del peso fetale, e quindi individuare i feti macrosomici, sono state proposte diverse metodiche: le manovre di Leopold, la misurazione sinfisi-fondo e l’ecografia.
La stima ecografica del peso fetale e le manovre di Leopold hanno pari efficacia nel predire la macrosomia ma entrambe non hanno sufficiente accuratezza nel predirla.
L’efficacia della misurazione sinfisi-fondo è tuttora in discussione.
Risulta essenziale che la diagnosi, oltre ad essere corretta sia tempestiva. Un errore del ginecologo o dell’ostetrica per mancata o ritardata diagnosi potrebbe portare anche a gravi complicanze.
Quali sono le cause della macrosomia
Le possibili cause di crescita eccessiva fetale sono:
- fattori genetici;
- fattori ormonali;
- fattori placentari;
- fattori materni: obesità, statura, gravidanza protratta;
- diabete mellito materno.
La responsabilità del ginecologo o dell’ostetrica, e quindi dell’Ospedale, della Clinica o della Casa di cura, potrebbe derivare non solo dall’insorgenza della complicanza ma anche dal mancato riconoscimento precoce della problematica o, comunque, dall’incapacità di gestire correttamente la situazione, eseguendo terapie sbagliate, tardive, inefficaci o, comunque, non tempestive.
Se si ritiene di essere stati vittima di un errore medico, di colpa medica dell’Ospedale o di un caso di malasanità potrebbe essere utile rivolgersi ad un avvocato o a uno studio legale che si occupi preferibilmente di risarcimento danni per responsabilità e colpa medica.
Quali sono le complicanze della macrosomia
La macrosomia può comportare complicanze sull’andamento del travaglio e/o parto oppure complicanze di tipo traumatiche, sulla madre e/o sul feto.
Tra le prime:
- rallentamento e/o arresto nella discesa della parte presentata (testa fetale) con aumento dei tempi del travaglio di parto;
- distocia di spalla;
- rischio di taglio cesareo.
Le complicanze traumatiche materne che si possono verificare sono:
- per la mamma: emorragia post partum, rottura d’utero, gravi lacerazioni perineali e infezioni;
- per il neonato: encefalopatia ipossico -ischemica e paralisi ostetrica da stiramento o da lesione del plesso brachiale
In caso di gravi complicanze o morte della madre o del bambino, pur potendo generalmente avere diritto ad un risarcimento dei danni verso l’Ospedale, i medici o l’Assicurazione, la principale domanda che i parenti (marito, partner, convivente, genitori, figlio/figlia, fratello/sorella o gli eredi) si devono fare riguarda il motivo che ha portato all’esito negativo del trattamento medico o al decesso e se c’erano effettive possibilità di guarigione. Prima di tutto, quindi, rivolgendosi ad un avvocato o ad uno studio legale specializzati in responsabilità medica, bisogna capire cosa sia successo e se ciò sia eventualmente dovuto a responsabilità della struttura ospedaliera o del ginecologo o dell’ostetrica.
Come si può prevenire la macrosomia fetale
Come descritto nelle raccomandazioni delle Linee guida AGOI sulla gravidanza post termine, per prevenire alcuni di questi casi è possibile:
- indurre il parto in caso di sospetta macrosomia per evitare una ulteriore crescita ponderale;
- eseguire un taglio cesareo elettivo in caso di sospetta macrosomia fetale
Il taglio cesareo sembra indicato per pesi fetali stimati maggiori di 4.500 grammi in diabetiche e maggiori 5.000 grammi in non diabetiche come descritto dalle linee guida sul taglio cesareo.
Quale deve essere il comportamento medico in caso di macrosomia fetale
Il medico ed i sanitari in caso di macrosomia devono tendenzialmente procedere:
- a una corretta datazione della gravidanza, preferibilmente con ecografia del I trimestre;
- individuazione di fattori di rischio per macrosomia (diabete, iperinsulinemia congenita ecc.)
- non eseguire taglio cesareo di routine a tutte le donne con feto di peso superiore ai 4000 grammi, come previsto dalle linee guida.