SINTOMI DI PROBLEMI NEUROLOGICI NEL NEONATO
ERRORE MEDICO E RISARCIMENTO DANNI – AVVOCATO PER MALASANITÀ
La valutazione dello stato neurologico del neonato dev’essere compiuta sin dalle prime ore successive al parto.
Si utilizzano vari criteri per la valutazione neurologica del neonato: parametri neurologici e risposte comportamentali del neonato.
In sala parto si determina l’indice di Apgar (punteggio attribuito al benessere fetale che va da zero a 10), che suggerisce l’eventuale presenza di sofferenza neurologica se il punteggio assegnato al neonato è inferiore a 7.
Nelle ore successive alla nascita, o comunque entro le 24 ore di vita, si esegue in modo approfondito l’esame neurologico del neonato e viene ripetuto anche nel terzo giorno di vita per valutare l’adattamento del neonato alla vita extrauterina.
In generale, per evidenziare delle anomalie neurologiche del neonato, è bene ripetere l’esame più volte nel corso della vita neonatale.
Anche in questa fase diagnostica molto delicata potrebbero purtroppo verificarsi errori medici dell’Ospedale o della Clinica o della Casa di cura, bisognerà valutare l’eventuale colpa ed inoltre comprendere se il danno era o meno evitabile.
La responsabilità del ginecologo o dell’ostetrica, e quindi dell’Ospedale, della Clinica o della Casa di cura, potrebbe derivare non solo dall’insorgenza della complicanza ma anche dal mancato riconoscimento precoce della problematica o, comunque, dall’incapacità di gestire correttamente la situazione, eseguendo terapie sbagliate, tardive, inefficaci o, comunque, non tempestive.
Cosa prevede l’esame generale del neonato
L’esame delle prime ore dopo il parto prevede la valutazione: del cranio, della cute, del comportamento, del movimento e della postura, del tono muscolare, dei riflessi e delle risposte agli stimoli.
Quali possono essere i sintomi dei problemi neurologici nel neonato
I sintomi che indicano possibili problemi neurologici nel neonato sono rinvenibili valutando:
- il tono muscolare: il tono muscolare è compromesso e il neonato presenta deficit motorio e di coordinazione degli arti;
- i riflessi: in risposta a degli stimoli esterni il neonato dovrebbe reagire producendo dei movimenti involontari, nel caso di danno neuronale i riflessi non sono presenti oppure non scompaiono quando dovrebbero scomparire.
Sono diversi i riflessi neonatali che vengono valutati, di seguito alcuni esempi:
- riflesso tonico del collo: con il neonato in posiziona supina, il pediatra ruota il capo nel neonato verso destra e questo dovrebbe causare di riflesso la distensione del braccio e della gamba destra e la flessione del braccio e della gamba sinistra. Se questo non avviene o se si protrae oltre 4 mesi si può sospettare un danno neurologico;
- riflesso di suzione: sfiorando con il dito la guancia del neonato, lui si gira verso la parte dove lo si sta toccando come per cercare il seno materno. Il riflesso dovrebbe scomparire intorno a 4 mesi;
- riflesso di Moro: il neonato in posizione supina viene sollevato improvvisamente e poi lasciato di scatto, lui reagirà allungando braccia e gambe come per cercare sostegno. Questo riflesso scompare al terzo mese di vita;
- riflesso di marcia automatica: sostenendo il bambino in posizione eretta si fa poggiare la punta dei piedi su un piano di appoggio e lui reagirà con un movimento simile alla deambulazione;
- riflesso di pressione palmare: ponendo il dito nel palmo aperto del neonato lui dovrebbe rispondere afferrando il dito. Dopo il secondo mese questo riflesso tende a scomparire;
3. scarsa capacità di interazione con l’esaminatore.