GRAVIDANZA FISIOLOGICA-ERRORE OSTETRICO
ERRORE MEDICO E RISARCIMENTO DANNI
La gravidanza è un momento unico e particolare nella vita di una donna. È molto importante che venga seguita con professionalità ed empatia dall’ostetrica e/o dal ginecologo, in modo che la viva con la giusta serenità e che prenda parte attivamente alle decisioni che, passo dopo passo, andranno prese.
Cos’è una gravidanza fisiologica
Per gravidanza fisiologica s’intende una gravidanza singola senza processi patologici a carico della donna (sia preesistenti sia insorti in gravidanza) o del feto.
Le visite in gravidanza non devono essere inferiori a 4 distribuite nell’arco delle 36 settimane, solitamente una nel primo trimestre e minimo due nel secondo e terzo trimestre; a queste si sommano una visita in ospedale a termine di gravidanza (38 settimane) per la presa in carico e una dopo il parto.
Durante tutte le visite devono essere valutate la pressione sanguigna e il peso.
Se si ritiene di essere stati vittima di un errore medico, di colpa medica dell’Ospedale o di un caso di malasanità potrebbe essere utile rivolgersi ad un avvocato o a uno studio legale che si occupi preferibilmente di risarcimento danni per responsabilità e colpa medica.
Quali controlli medici effettuare in una gravidanza fisiologica
Nel primo trimestre (fino alla 12+6 settimane), di solito durante la prima visita, è fondamentale prendere in carico la donna e avere un quadro generale della sua salute passata e attuale.
Quindi è necessario impostare un’anamnesi corretta, determinare il gruppo sanguigno e il test di Coombs, valutare lo stato di salute attraverso esame urine e urinocoltura ed un emocromo (di particolare importanza i valori di emoglobina, piastrine e globuli rossi per valutare la presenza di forme anemiche) e stimare la presenza di malattie infettive pericolose anche per il feto come HIV, sifilide, Citomegalovirus, Toxoplasmosi e Rosolia.
Inoltre, le donne vanno informate riguardo l’alimentazione e il riposo, alla Legge sull’astensione dal lavoro o al cambiamento di mansione in caso di lavori insalubri o faticosi, ai Corsi di Accompagnamento alla Nascita e ai test di diagnosi prenatale disponibili.
Nel secondo trimestre (da 13 a 27+6 settimane), Se il gruppo sanguigno è negativo, bisogna eseguire il test di Coombs ogni 4 settimane circa, esattamente come se la donna fosse recettiva a Toxoplasmosi, CMV o Rosolia.
A 24 settimane alle donne con fattori di rischio (come l’età materna avanzata, diabete in famiglia, sovrappeso, ecc.) va prescritta la curva glicemica (OGTT) per valutare la presenza di diabete gestazionale.
A 28 settimane alle donne con gruppo sanguigno negativo va offerta la profilassi anti-D.
Anche nel terzo trimestre (da 28 a 36+6 settimane), se il gruppo sanguigno è negativo, bisogna eseguire il test di Coombs ogni 4 settimane circa, esattamente come se la donna fosse recettiva a Toxoplasmosi, CMV o Rosolia.
Inoltre, a 36 settimane alle donne vanno prescritti nuovamente, se precedentemente negativi, l’esame urine e i test dell’HIV, sifilide e in più lo screening dell’epatite b ed un tampone per valutare la presenza di Streptococco Beta-emolitico (di solito a 35-37 settimane).
La responsabilità del ginecologo o dell’ostetrica, e quindi dell’Ospedale, della Clinica o della Casa di cura, potrebbe derivare non solo dall’insorgenza della complicanza ma anche dal mancato riconoscimento precoce della problematica o, comunque, dall’incapacità di gestire correttamente la situazione, eseguendo terapie sbagliate, tardive, inefficaci o, comunque, non tempestive.
Quali ecografie effettuare in una gravidanza fisiologica
Le ecografie, secondo linee guida, sono 3, tuttavia solo le prime due sono passate dal SSN, in particolare:
- prima ecografia deve essere fatta tra la decima e la 12esima settimana e serve per valutare il numero di embrioni, la sede dell’impianto, la datazione della gravidanza seconda la lunghezza dell’embrione e il battito cardiaco;
- seconda ecografia o “morfologica” deve essere fatta tra la 20esima e la 22esima settimana e valuta le strutture e appunto la morfologia sia degli organi interni che delle strutture esterne del feto (naso, dita, mano, arti, ecc.);
- terza ecografia o “dell’accrescimento” deve essere fatta tra la 30esima e la 32esima settimana e valuta la crescita del feto, la presentazione del feto (cefalica o podalica), la quantità di liquido amniotico e la funzionalità della placenta, attraverso la misurazione dei flussi sanguigni.
Quali possono essere gli errori medici nella conduzione di una gravidanza fisiologica
Il primo errore del sanitario che assiste una donna che vive una gravidanza fisiologica è sicuramente quello di trattare la gravidanza come una malattia con continui accertamenti ed esami non necessari.
È tendenzialmente un atteggiamento non consigliabile quello di dare alle donne l’impressione di essere “malate”: la gravidanza è una situazione di assoluta fisiologia e per questo l’assistenza non deve creare una percezione sbagliata nella donna, seppur è fondamentale che gli accertamenti necessari vengano fatti in modo puntuale.
Il secondo errore più frequente è eseguire più di tre ecografie in gravidanza fino ad arrivare a farne una ogni visita. Questo può creare delle false illusioni nella donna, in quanto l’ecografia non è un esame diagnostico sensibile al 100% delle patologie e le pazienti ne devono essere consapevoli.
Questo tipo di gestione molto medicalizzata può anche creare delle paure inutili.
Infine, è importante, qualora la donna fosse seguita da un’ostetrica, che alla prima avvisaglia di patologia (per esempio pressione alta, glicemia mossa, ecc.) venga inviata ad un medico ginecologo. Infatti, la figura professionale dell’ostetrica non prevede un’autonoma gestione in questi casi, ma deve essere sempre inserita in un’équipe con la figura medica.