LA DISTOCIA DI SPALLA
ERRORE MEDICO E RISARCIMENTO DANNI – AVVOCATO PER MALASANITÀ
La distocia di spalla è un’emergenza ostetrica che si può verificare durante il parto.
In un parto fisiologico (in cui tutto procede in maniera naturale, senza difficoltà) alla nascita del bambino, dopo la fuoriuscita della testa seguono in ordine le spalle, il tronco e le gambe. Nel caso in cui si verificasse la distocia di spalla, la testa del piccolo nasce ma sorge un problema: le spalle faticano ad uscire.
Per questo motivo saranno necessarie delle manovre da parte del ginecologo e dell’ostetrica per risolvere questa situazione e far nascere il piccolo nel più breve tempo possibile.
La distocia di spalla è un evento raro, la sua incidenza varia tra lo 0,58% e lo 0,70%.
Purtroppo, si tratta di una complicanza imprevedibile e quindi inevitabile ma la conoscenza dei fattori di rischio e delle corrette modalità di trattamento da parte degli operatori sanitari permette un immediato intervento, riducendo così gli esiti avversi.
Quali sono i fattori di rischio per la distocia di spalla
I fattori di rischio predicono solo il 16% dei casi di distocia di spalla. Il ginecologo e l’ostetrica al momento dell’accettazione della paziente raccolgono nella cartella clinica i dati riguardanti la gravidanza, individuando i possibili fattori predisponenti per la distocia di spalla.
I più rilevanti fattori di rischio sono:
- macrosomia (peso fetale previsto > 4000 g);
- precedente distocia di spalla;
- presenza di diabete gestazione e/o pregestazionale.
Alcuni dei fattori di rischio saranno invece identificabili durante l’evoluzione del travaglio di parto. I fattori di rischio non hanno un valore assoluto se presenti singolarmente ma la compresenza di due o più di essi fa porre una maggiore attenzione da parte dell’èquipe sanitaria al momento del parto.
Quali sono le possibili complicanze in caso di distocia di spalla
Anche quando trattata in modo appropriato, la distocia di spalla è associata ad un’alta mortalità perinatale e a numerose complicanze materne e neonatali.
Tuttavia, la tempistica con cui si risolve l’emergenza e la conoscenza da parte dell’équipe medica delle manovre da eseguire, svolgono un ruolo cruciale per ridurre al minimo i danni conseguenti.
Le possibili complicanze materne sono:
- emorragie del post partum;
- ematomi del canale del parto;
- atonia uterina (mancata contrazione dell’utero) post partum;
- rottura d’utero;
- infezioni pelviche post partum;
- neuropatia transitoria materna;
- trauma psicologico materno.
Le complicanze per il bambino:
- grave ipossia (carenza di ossigeno) con conseguente acidosi e morte;
- lesioni del plesso brachiale (rete nervosa del braccio);
- frattura della clavicola;
- frattura dell’omero.
Quali sono i possibili errori medici commessi in caso di distocia di spalla
La distocia di spalla rimane un evento grave e imprevedibile. Anche se da parte di tutti gli operatori vengono attuate le manovre corrette e nelle giuste tempistiche non possiamo eliminare gli esiti avversi.
Tuttavia, esiste una serie di possibili errori che possono essere evitati per ridurre al minimo le conseguenze:
- mancata individuazione dei fattori di rischio, da parte dei professionisti coinvolti, al momento della presa in carico della donna e durante il travaglio di parto;
- ritardo nel porre diagnosi di distocia di spalla;
- mancata richiesta di aiuto per allertare i professionisti coinvolti una volta individuata la distocia di spalla e lunghi tempi di arrivo del personale sanitario più esperto;
- trazioni eccessive sulla testa fetale e sugli arti fetali, col tentativo di facilitare la fuoriuscita del feto;
- scorretto utilizzo nell’ordine delle manovre da utilizzare in caso di distocia di spalla;
- mancata risoluzione della distocia di spalla entro 7 minuti dal momento della diagnosi (limite massimo per evitare gravi lesioni permanenti al neonato);
- proposta di un taglio cesareo d’elezione per tutte le donne con sospetto di feto macrosoma (la decisione di programmare un taglio cesareo deve essere presa dal ginecologo sulla base delle linee guida, nel caso in cui ci siano più fattori di rischio per la distocia di spalla oppure in caso siano presenti delle patologie materne o fetali che lo richiedano. Il taglio cesareo è pur sempre un intervento chirurgico che a sua volta comporterebbe delle complicanze non indifferenti).