AGOPUNTURA E PARALISI CEREBRALE INFANTILE
ERRORE MEDICO E RISARCIMENTO DANNI
La paralisi cerebrale infantile non è una malattia progressiva poiché non tende né a peggiorare né a guarire con l’aumentare degli anni del bambino ma i disturbi che comporta sono persistenti e possono essere alleviati grazie a dei trattamenti riabilitativi, ai trattamenti farmacologici e, se necessario, anche con un trattamento chirurgico.
Trattamento della paralisi celebrale infantile
I bambini con paralisi cerebrale infantile presentano molte limitazioni che non gli permettono di condurre una vita normale, soprattutto se i disturbi motori sono accompagnati da deficit cognitivi, problemi del linguaggio, problemi visiti e uditivi. I disturbi neuromotori e i deficit cognitivi che accompagnano la paralisi cerebrale infantile ostacolano non poco l’inserimento del bambino nell’ambito sociale e rendono difficoltosa la sua relazione con i coetanei.
Risulta essenziale che la diagnosi, oltre ad essere corretta sia tempestiva. Un errore del ginecologo, del pediatra/neonatologo o dell’ostetrica per mancata o ritardata diagnosi potrebbe portare anche a gravi complicanze.
Il trattamento della paralisi cerebrale infantile ha lo scopo di migliorare la sintomatologia che questo disturbo neuromotorio comporta e di ottimizzare anche la qualità di vita del bambino in modo che possa condurre una vita qualitativamente normale e possa sentirsi un soggetto attivo integrato tra i suoi coetanei e nella società.
Il trattamento, inoltre, consiste nel promuovere per quanto possibile il recupero della motilità del paziente tenendo anche conto della sua sfera psichica e affettiva. L’obiettivo del trattamento è anche quello di rendere possibile l’inserimento dei bambini che presentano questi deficit motori nell’ambiente sociale, di controllare il dolore, di gestire i sintomi e i disturbi della malattia e di prevenire le condizioni che possono essere responsabili di un aggravamento del quadro clinico del bambino con paralisi cerebrale infantile.
Il trattamento è individuale e deve tenere conto delle necessità di ogni individuo ma anche della sua famiglia, considerando che la paralisi cerebrale malattia non solo è causa di implicazioni fisiche, ma coinvolge altresì la sfera emotiva ed affettiva del bambino e dei suoi genitori.
Per la paralisi cerebrale infantile si può ricorrere a un trattamento riabilitativo ed educativo o alla terapia medica allo scopo di ottimizzare le condizioni di vita del bambino; ad ogni modo il trattamento non è uguale per tutti gli individui con paralisi cerebrale infantile ma varia da individuo ad individuo anche in base all’entità, alla localizzazione topografica del disturbo motorio e alla presenza di eventuali deficit cognitivi che possono accompagnare i disturbi di tipo motorio.
Oltre al trattamento farmacologico e riabilitativo per il trattamento della paralisi cerebrale infantile possono essere utilizzate altre tecniche allo scopo di alleviare i sintomi cosi che il bambino possa condurre una vita senza alcuna limitazione.
Tra i trattamenti riabilitativi e rieducativi alternativi che possono essere utilizzati per la paralisi cerebrale infantile troviamo l’agopuntura. L’agopuntura è una tecnica alternativa della medicina che si serve di aghi che vengono inseriti in specifici punti del corpo allo scopo di promuovere un certo grado di benessere nel bambino con paralisi cerebrale infantile.
Cos’è la paralisi cerebrale infantile e da che cosa può essere provocata
La paralisi cerebrale infantile è causata da un danno irreversibile al sistema nervoso centrale.
L’evento che ha danneggiato il sistema nervoso centrale può avere avuto luogo durante la gravidanza a causa di malformazioni a carico del feto, a causa di infezioni materne che vengono trasmesse al feto e che sono responsabili di lesioni neurologiche soprattutto se il bersaglio dell’agente patogeno che causa l’infezione è il tessuto nervoso, cause metaboliche come il diabete gestazionale, assunzione di alcol e di sostanze stupefacenti da parte della gravida e cause vascolari dovute a patologie a carico della placenta, organo di scambio materno fetale.
Il danno a carico del sistema nervoso del feto può verificarsi anche al momento del travaglio e del parto a causa di traumi dovuti dal passaggio del feto, soprattutto se macrosomico (peso stimato maggiore di 4500 grammi), lungo il canale del parto e in particolare in seguito ad un evento ipossico (responsabile della riduzione dell’apporto di ossigeno a livello cerebrale) o ischemico (riduzione del flusso sanguigno al cervello).
Gli eventi responsabili di paralisi cerebrale infantile che hanno luogo dopo il parto e in particolare entro i tre anni di vita del bambino, periodo entro il quale si completa lo sviluppo del sistema nervoso centrale e perciò quest’ultimo è più vulnerabile, possono essere causata anche da eventi traumatici ed infettivi.
Il disturbo motorio può interessare in maniera diversa gli arti inferiori e superiori. Se il deficit motorio interessa tutti e quattro gli arti si parla di tetraplegia, se interessa soltanto il lato destro o il lato sinistro del corpo si parla di emiplegia, mentre se il deficit è prevalentemente localizzato a carico degli arti inferiori si parla di diplegia.
Il disturbo motorio è più raramente localizzato in un solo arto e in questo caso si parla di monoplegia; un altro quadro clinico raro, la doppia emiplegia, si ha quando il disturbo motorio interessare prevalentemente gli arti superiori.
In base all’entità del disturbo si distinguono diverse forme di paralisi cerebrale infantile:
- forme spastiche: i muscoli scheletrici si presentano contratti (ipertonia muscolare) per cui il bambino ha difficoltà nel compiere movimenti volontari;
- forme atassiche: derivano da una lesione a carico del cervelletto e comportano disturbi della coordinazione dei movimenti volontari, flaccidità muscolare (ipotonia muscolare), disturbi dell’equilibrio e tremori;
- forme discinetiche: caratterizzate dalla presenza di movimenti non volontari a causa di un continuo cambiamento del tono dei muscoli scheletrici deputati al movimento. I movimenti dei muscoli scheletrici sono violenti e bruschi (forme distoniche), inoltre possono anche essere presenti dei movimenti involontari che non sono coordinati e difficili da controllare soprattutto se il soggetto colpito tenta di compiere un movimento volontario degli arti (forme coreo atetoniche). Le forme coreo atetoniche sono facilmente riconoscibili poiché l’individuo affetto da questa forma di paralisi cerebrale infantile presenta a carico degli arti superiori dei movimenti tentacolari;
- forme miste: derivano dall’unione delle manifestazioni cliniche di due o più forme sopra elencate.
In caso di gravi complicanze o morte del bambino, pur potendo generalmente avere diritto ad un risarcimento dei danni verso l’Ospedale, i medici o l’Assicurazione, la principale domanda che i parenti (genitori, nonni, fratello/sorella o gli eredi) si devono fare riguarda il motivo che ha portato all’esito negativo del trattamento medico o al decesso e se c’erano effettive possibilità di guarigione. Prima di tutto, quindi, rivolgendosi ad un avvocato o ad uno studio legale specializzati in responsabilità medica, bisogna capire cosa sia successo e se ciò sia eventualmente dovuto a responsabilità della struttura ospedaliera o del ginecologo o del pediatra/neonatologo o dell’ostetrica.
L’agopuntura nel trattamento della paralisi celebrale infantile
L’agopuntura è una tecnica utilizzata dalla medicina tradizionale cinese. Questa tecnica si basa sul fatto che in tutti gli individui sia presente una sorta di energia, chiamata QI, che se presente in maniera normale è in grado di promuovere la salute dell’individuo e di mantenere un certo grado di benessere sia fisico che psichico.
Con l’utilizzo dell’agopuntura si può curare l’individuo malato dopo aver ripristinato il regolare fluire di quell’energia che è presente in ciascun organismo inserendo degli aghi a livello cutaneo in vari punti sparsi per tutto il corpo chiamati meridiani.
La stimolazione di questi punti ha lo scopo di far ritrovare all’individuo il suo benessere e di ripristinare il suo stato di salute.
Secondo il principio della medicina cinese l’individuo affetto da una patologia può guarire senza l’utilizzo di farmaci che devono essere somministrati ma grazie a delle potenzialità intrinseche che ciascun organismo possiede ma che a causa della malattia sono venute meno perciò bisogna ripristinare l’equilibrio attraverso una stimolazione e fornendo informazioni energetiche.
L’agopuntura può essere utilizzata per qualsiasi tipo di disturbo ma risulta essere particolarmente efficace nel trattamento dei disturbi muscolari e scheletrici che possono essere dovuti anche a paralisi cerebrale infantile ma può essere anche utilizzata nel trattamento della cefalea, infertilità maschile e femminile, nausea, nevriti (infiammazione dei nervi), patologie dermatologiche, asma e problemi intestinali.
Si pensa che l’agopuntura non sia altro che un effetto placebo ovvero una tecnica che non possiede dei veri e propri principi attivi ma che viene utilizzata come se avesse una proprietà curativa. Tuttavia, sono stati dimostrati dei benefici sull’utilizzo di questa tecnica come è emerso anche da uno studio pubblicato sul Journal of the American Medical Association.
Per quanto riguarda il trattamento della paralisi cerebrale infantile, infatti, l’agopuntura può anche essere utilizzata in quanto ha effetti sul sistema nervoso centrale e determinare un effetto sedativo.
La tecnica dell’agopuntura è riconosciuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). L’agopuntura in Italia può essere eseguita solo da parte del medico dopo aver conseguito un diploma che deve essere riconosciuto dalla Federazione Italiana delle Società di Agopuntura (FISA); inoltre il medico che pratica l’agopuntura deve risultare iscritto ai registri dei medici abilitati all’esercizio dell’agopuntura che sono stati istituiti in alcune province di Italia dagli Ordini dei medici.
È stato dimostrato che l’agopuntura ha effetti analgesici ovvero è in grado di controllare gli stimoli dolorosi e alleviare il dolore. Sull’agopuntura è stata condotta una ricerca da parte dell’Università degli Studi di Padova dalla quale è emerso che l’agopuntura è in grado di determinare degli effetti analgesici che sono tanto più intensi quanto più profondamente sono inseriti gli aghi.
I risultati ottenuti da questo studio sull’agopuntura sono positivi e la sua funzionalità terapeutica è stata dimostrata grazie all’utilizzo di strumenti di diagnostica per immagini come la TAC e la risonanza magnetica a livello cerebrale.
Anche altre ricerche condotte negli Stati Uniti hanno dimostrato l’efficacia di questa tecnica.
Altri ricercatori dell’Università di Milano, dell’Ospedale San Raffaele di Milano e del CNR di Milano hanno scientificamente dimostrato che l’agopuntura è una tecnica efficace che ha effetto analgesico poiché questi aghi che vengono posizionati sulla superficie corporea promuovono il rilascio di alcuni ormoni quali le endorfine in grado di contrastare la stimolazione dolorosa. L’efficacia dell’agopuntura è stata dimostrata grazie alla PET, ovvero una tecnica di diagnostica per immagini che permette di sviluppare delle immagini dell’encefalo dopo aver emesso positroni.
Tecnica di esecuzione dell’agopuntura
Per l’esecuzione dell’agopuntura si utilizzano degli aghi sottili, lunghi e flessibili, sterili e monouso che vengono posizionati in punti specifici del corpo del paziente in base al disturbo e alle zone corporee in cui è localizzato il dolore; questi aghi vengono mantenuti in posizione per circa 15 – 30 minuti.
Gli aghi possono essere di rame, di acciaio o di argento e sono di calibro molto sottile.
Questi aghi vengono inseriti con una manovra rapida a livello cutaneo, negli strati più superficiali. Dopo che gli aghi vengono inseriti il paziente avverte una scossa o un formicolio leggero; queste sensazioni avvertire regrediscono nel giro di pochi secondi quando il paziente inizia ad adattarsi a queste ultime.
Gli aghi vengono mantenuti in sede per qualche minuto. Gli effetti benefici dell’agopuntura possono essere percepiti nel giro di pochi minuti o subito dopo il loro posizionamento.
L’esecuzione dell’agopuntura si svolge in diverse sedute. Il numero e la frequenza delle sedute vengono stabiliti dal medico in base alla diagnosi del paziente.
Durante le prime sedute si assiste ad una modificazione della sintomatologia della malattia, comunque i benefici della tecnica si notano anche a lungo termine.
In totale la durata della seduta di agopuntura è di circa un’ora con una frequenza di due volte a settimana o di una volta a settimana in dipendenza al tipo di patologia di cui è affetto il paziente.
L’agopuntura è una tecnica abbastanza sicura che non provoca dei gravi effetti collaterali se non dei lividi di piccole dimensioni in corrispondenza del punto in cui vengono inseriti gli aghi. I lividi scompaiono solitamente entro una settimana. Considerando che l’agopuntura può presentare raramente degli effetti collaterali non gravi può essere praticata anche in gravidanza e nei bambini.
Tuttavia, l’agopuntura è una tecnica sicura se viene praticata correttamente poiché si deve tenere conto del fatto che è una tecnica invasiva perciò non può essere completamente priva di rischi; considerando ciò oltre agli ematomi l’agopuntura può essere associata ad altri rischi come infezioni, sanguinamenti, vertigini e può anche essere una via per la trasmissione delle malattie.
L’insorgenza delle complicanze dipende prevalentemente dalla capacità e dall’esperienza dell’operatore che pratica l’agopuntura, dal corretto utilizzo degli aghi i quali devono essere sterili e dalla corretta disinfezione della cute prima dell’inserimento degli aghi. Il rischio delle complicanze e soprattutto dell’insorgenza delle infezioni aumenta quando non vengono utilizzati aghi sterilizzati.
I sottili aghi che vengono utilizzati per l’esecuzione dell’agopuntura sono posizionati in vari punti sulla superficie cutanea chiamati meridiani. I meridiani non sono stati riconosciuti dalle evidenze scientifiche, tuttavia vengono pensati come dei canali in grado di connettere varie parti del corpo distanti tra di loro; i polmoni, ad esempio, sono collegati con l’estremità del pollice quindi andando a stimolare quest’ultimo è possibile “trattare” i disturbi a livello polmonare o comunque ridurre la sintomatologia che un problema a carico del polmone provoca, promuovendo e recuperando cosi il benessere del paziente.
Dentro questi canali che sono i meridiani scorre il QI ovvero quell’energia in grado di promuovere la salute dell’individuo e di mantenere un certo grado di benessere sia fisico che psichico. Il QI come i meridiani non è stato identificato da evidenza scientifiche.
I principali meridiani presenti sulla superficie corporea sono 12 e ciascuno di questi è collegato ad un organo interno.
L’equilibrio fisico e psichico di ogni essere vivete è dovuto alla presenza di un flusso continuo che deve essere costante. In presenza di una malattia questo equilibrio viene alterato e può essere ripristinato grazie alla tecnica dell’agopuntura ovvero inserendo questi aghi in punti precisi che corrispondono ai meridiani.
Nelle sedute di agopuntura possono anche essere praticate altre tecniche che come quest’ultima sono volte alla stimolazione dei meridiani utilizzando però dei metodi diversi rispetto all’agopuntura.
Queste altre tecniche sono:
- la maxibustione: i meridiani vengono stimolati attraverso il calore, bruciando sulla cute polvere di una pianta dal nome Artemisia;
- la digitopressione: la stimolazione dei meridiani avviene esercitando una certa pressione in corrispondenza dei punti di riferimento;
- l’elettropuntura: viene applicata la corrente elettrica a basso voltaggio in corrispondenza dei meridiani.
Agopuntura e paralisi cerebrale infantile
Nonostante i disturbi provocati dalla paralisi cerebrale infantile sono persistenti, i sintomi possono essere trattati grazie a delle tecniche rieducative e riabilitative.
L’agopuntura è risultata essere anche efficace nel trattamento dei disturbi associati alla paralisi cerebrale infantile; l’agopuntura è in grado di far conquistare un certo grado di benessere sia fisico che psichico al bambino cosi che possa condurre una vita qualitativamente normale.
Sono stati effettuati degli studi al fine di confermare l’efficacia dell’agopuntura eseguita ad un bambino con paralisi cerebrale infantile. Questi studi hanno dimostrato che il trattamento riabilitativo se associato all’agopuntura migliora significativamente l’abilità grosso motoria e l’abilità fino motoria di questi bambini cosi come determina una migliore efficacia nell’esecuzione dei movimenti. L’associazione del trattamento riabilitativo con l’agopuntura provoca anche una riduzione della spasticità cosi da ottimizzare la qualità di vita del bambino.
Se si ritiene di essere stati vittima di un errore medico, di colpa medica dell’Ospedale o di un caso di malasanità potrebbe essere utile rivolgersi ad un avvocato o a uno studio legale che si occupi preferibilmente di risarcimento danni per responsabilità e colpa medica.
Errori medici
I possibili errori medico sanitari verificabili nel trattamento dell’agopuntura sono:
- utilizzo di aghi che non sono sterilizzati in quanto aumenta il rischio di infezione;
- scorretto utilizzo degli aghi poiché aumenta il rischio per il paziente di riportare di ematomi e sanguinamenti in seguito all’esecuzione dell’agopuntura;
- esecuzione dell’agopuntura da parte di medici non qualificati e non esperti nell’esecuzione della tecnica
Conseguenze della paralisi cerebrale infantile
Le conseguenze tipiche della paralisi celebrale infantile sono:
- difficoltà nei rapporti con i coetanei;
- mancanza di espressione con i movimenti;
- mancato raggiungimento di alcune tappe fondamentali dello sviluppo;
- difficoltà nell’alimentazione;
- deficit del linguaggio;
- disturbi comportamentali;
- disturbi dell’attenzione;
- non riuscire a mantenere la postura eretta;
- non riuscire a stare seduto;
- non riuscire a gattonare e successivamente a camminare;
- non riuscire ad afferrare gli oggetti;
- limitazione dei movimenti;
- difficoltà a camminare;
- rigidità muscolare;
- deficit cognitivi;
- problemi relazionali;
- problemi visivi e uditivi.