L’INDICE DI APGAR COME FATTORE PREDITTIVO DELLA PARALISI CEREBRALE INFANTILE
ERRORE MEDICO E RISARCIMENTO DANNI
L’indice di APGAR rappresenta la più immediata valutazione clinica dello stato di vitalità del neonato.
L’indice di APGAR è un sistema a punteggio che permette di valutare lo stato di salute del neonato subito dopo il parto, nonché il suo adattamento alla vita extrauterina.
Come viene assegnato il punteggio di APGAR
Il punteggio di APGAR viene assegnato considerando 5 parametri ad ognuno dei quali viene attribuito un punteggio minimo di 0 e un punteggio massimo pari a 2:
- frequenza cardiaca: deve essere compresa fra 100 e 140 battiti la minuto;
- frequenza respiratoria: il punteggio massimo viene assegnato quando il neonato respira normalmente e piange in maniera vigorosa;
- tono muscolare: il neonato deve muoversi in maniera attiva. Viene assegnato un punteggio pari a 0 se il neonato presenta flaccidità muscolare;
- riflessi: vengono valutati osservando la risposta del neonato ad alcuni stimoli;
- colorito cutaneo: viene attribuito un punteggio pari a 2 quando la cute del neonato è rosea il che indica un buono stato di ossigenazione, mentre se il neonato si presenta cianotico (colorazione bluastra della cute e delle mucose) viene attributo un punteggio pari a 0.
Dalla somma dei valori attribuiti ad ognuno di questi cinque parametri si ottiene l’indice di APGAR, il cui punteggio massimo è uguale a 10. Un punteggio uguale a 10 indica che le condizioni del neonato sono ottimali.
Risulta essenziale che la lettura di questi punteggi oltre ad essere corretta sia tempestiva. Un errore del ginecologo, dell’ostetrica, del neonatologo o del pediatra per mancata o ritardata diagnosi potrebbe portare anche a gravi complicanze.
Interpretazione dell’indice di APGAR assegnato al neonato
L’indice di APGAR viene assegnato dall’ostetrica che ha assistito il parto o dal neonatologo dopo 1 minuto e dopo 5 minuti dalla nascita. In particolare, la rilevazione dopo il primo minuto dalla nascita permette di valutare la reazione del neonato al parto, mentre la rilevazione che avviene al quinto minuto valuta l’adattamento del neonato alla vita extra uterina.
L’indice di APGAR è nella norma quando risulta maggiore o uguale a 7; in questo caso il neonato sta bene e mostra un buon adattamento alla vita extrauterina.
I neonati ai quali è stato assegnato un punteggio di APGAR compreso fra 4 e 6 sono moderatamente a rischio e hanno bisogno di assistenza e vigilanza.
In caso di punteggio inferiore a 7 la valutazione viene nuovamente eseguita al decimo minuto; in questo caso, se il neonato non è sofferente il punteggio si riporta ai valori normali, mentre se il punteggio rimane inferiore a 7 il neonato viene trasferito in terapia intensiva neonatale (UTIN).
I neonati con un indice di APGAR alla nascita inferiore a 4 sono gravemente depressi e necessitano di un intervento medico immediato e di rianimazione neonatale.
Indice di APGAR e paralisi cerebrale infantile
In caso in cui il neonato abbia riportato dei danni cerebrali risulta essere compromesso e poco vigoroso al momento della nascita.
L’indice di APGAR può essere utilizzato come un fattore predittivo per la paralisi cerebrale infantile perché permette di capire, attraverso l’osservazione e la valutazione dei 5 parametri, se le condizioni del neonato sono ottimali o compromesse.
Un basso punteggio di APGAR, in particolare se questo risulta essere inferiore a 7, può essere associato a paralisi cerebrale infantile.
Un neonato con danni neurologici, al momento della nascita, presenta flaccidità muscolare, i suoi riflessi risultano alterati o del tutto assenti in seguito a delle stimolazioni, non riesce a respirare spontaneamente per cui non piange subito dopo il parto, non è vigoroso ma ipotonico e presenta una colorazione della cute non rosea ma pallida o cianotica in quanto non è ben ossigenato.
Un neonato al quale viene assegnato un punteggio di APGAR inferiore a 7 necessita quindi di assistenza e di ulteriori accertamenti per escludere la presenza di un’eventuale paralisi cerebrale infantile; è necessario, inoltre, eseguire una rianimazione neonatale e il ricovero presso l’unità di terapia intensiva se il punteggio assegnato è inferiore a 4.
In questa fase diagnostica molto delicata potrebbero purtroppo verificarsi errori medici dell’Ospedale o della Clinica o della Casa di cura, bisognerà valutare l’eventuale colpa ed inoltre comprendere se il danno era o meno evitabile.
Se si ritiene di essere stati vittima di un errore medico, di colpa medica dell’Ospedale o di un caso di malasanità potrebbe essere utile rivolgersi ad un avvocato o a uno studio legale che si occupi preferibilmente di risarcimento danni per responsabilità e colpa medica.
Complicanze neonatali della paralisi cerebrale infantile
Attraverso l’assegnazione dell’indice di APGAR è possibile intuire le condizioni di salute del neonato ed è il punto di partenza per la diagnosi della paralisi cerebrale infantile perché è la prima valutazione che viene fatta al neonato subito dopo la nascita.
Se la paralisi cerebrale infantile non viene riconosciuta e trattata entro tempi opportuni causa delle complicanze a lungo termine che interferiscono non di poco sullo stile di vita del bambino stesso.
Il bambino con paralisi cerebrale infantile presenterà flaccidità muscolare, difficoltà e dolore nell’esecuzione dei movimenti ma anche deficit cognitivi e disturbi dell’attenzione e dell’apprendimento. Considerando che il danno si verifica principalmente a livello del sistema nervoso e i danni sono più o meno gravi in base all’entità della lesione spesso un intervento tempestivo può influire a rendere migliori le condizioni del bambino.