PARALISI SPASTICA
ERRORE MEDICO E RISARCIMENTO DANNI
La paralisi cerebrale infantile (PCI) è un disturbo persistente ma non progressivo della postura e del movimento, causato da alterazioni della funzione cerebrale infantile prima che il sistema nervoso cerebrale abbia completato il suo sviluppo.
Il termine “paralisi spastica” non è dunque preciso, è più opportuno parlare di Paralisi cerebrale infantile di tipo spastico.
Classificazione di paralisi cerebrale infantile
La paralisi cerebrale infantile (PCI) può assumere diversi livelli di gravità e manifestarsi in forme differenti. Una delle classificazioni permette di suddividere le forme di PCI in base alle caratteristiche anomale del movimento:
- forme spastiche: il tono muscolare di alcuni gruppi di muscoli appare aumentato, sono presenti i riflessi da stiramento. Gli atteggiamenti posturali tipici prevedono l’arto superiore addotto e intra-ruotato, gomito, polso e dita flessi, piede equino;
- forme ipotoniche: il tono muscolare è diminuito;
- forme atassiche: disturbi della coordinazione e dell’equilibrio;
- forme discinetiche o distoniche: fluttuazione continua del tono muscolare con movimenti involontari, incompleti e bizzarri;
- forme miste: combinazione di due o più forme.
Dunque, con il termine paralisi cerebrale infantile (PCI) spastica si intende un aumento abnorme del tono muscolare, causato da un danno cerebrale.
In caso di paralisi cerebrale infantile bisogna verificare tutte le metodiche scelte dal ginecologo, dal pediatra/neonatologo o dall’ostetrica. Un passaggio fondamentale se ci si trova davanti ad un caso di malasanità. Un medico legale, anche coadiuvato da uno specialista e da un avvocato, può capire se vi sia stato un errore nella diagnosi, nell’esecuzione del trattamento sanitario o nello svolgimento della terapia e, di conseguenza, se c’è responsabilità del medico, dell’equipe o dell’Ospedale (siano anche una Casa di cura o una Clinica). Essenziale, in questa fase, risulterà la disamina della documentazione medica tra cui gli esami, la cartella clinica e il consenso informato.
Possibili cause di paralisi cerebrale infantile
Le cause della paralisi celebrale infantile possono essere:
- fattori che si presentano prima della nascita: malformazioni genetiche, infezioni materne in gravidanza che attraversano la placenta e giungono al feto, utilizzo di farmaci tossici per il feto in gravidanza, ipertensione gestazionale, diabete materno;
- fattori che di presentano durante il travaglio o il parto: parto pretermine (nascita del bambino tra 23 e 37 settimane di gravidanza, più grave se la nascita avviene prima della 32esima settimana), inadeguato apporto di ossigeno al feto durante il travaglio, parto complicato con la necessità di intervenire attraverso la ventosa ostetrica;
- fattori postnatali: trauma cranico, infezioni, ittero neonatale non curato.
Sintomi della paralisi cerebrale infantile spastica
I muscoli del bambino sono molto stretti e peggiorano nel corso del tempo. Si evidenziano diverse anomalie di movimento: le braccia si muovono verso i lati, le ginocchia si incrociano o si toccano e le gambe si posizionano a “forbice”. C’è debolezza muscolare o la perdita completa del movimento in un gruppo di muscoli.
Si associano inoltre altri sintomi come: disturbi della vista e dell’udito, ritardo mentale e deficit dell’attenzione, disturbi del linguaggio, disturbi dell’apprendimento, ansia e depressione, epilessia.
Trattamento della paralisi cerebrale infantile spastica
Non esiste un trattamento specifico e valido per ogni individuo affetto da paralisi celebrale infantile spastica. Esistono numerose metodiche fisioterapiche, chirurgiche, farmacologiche. È opportuno che i professionisti progettino un trattamento personalizzato per ogni singolo individuo.