DIAGNOSI ENCEFALOPATIA IPOSSICO ISCHEMICA
ERRORE MEDICO E RISARCIMENTO DANNI
L’encefalopatia ipossico ischemica è una delle principali cause di morte neonatale per cui, al fine di prevenire l’insorgenza di danni cerebrali permanenti e nei casi più severi la morte del neonato, è importante diagnosticarla tempestivamente e trattarla per quanto possibile.
Si parla di encefalopatia ipossico ischemica quando vi è una sofferenza cerebrale del neonato a causa di una limitazione dell’apporto di ossigeno e di sangue in epoca perinatale.
La diagnosi si basa sopratutto sull’anamnesi ovvero sulla raccolta di informazioni riguardanti l’andamento della gravidanza, il travaglio ed il parto.
La diagnosi dell’encefalopatia ipossico ischemica nel neonato
Il neonato è a rischio di encefalopatia ipossico ischemica quando vengono riscontrati durante la gravidanza ed il travaglio di parto dei segni di sofferenza fetale come:
- tracciato cardiotocografico anomalo con la presenza di decelerazioni della frequenza cardiaca del feto ed una riduzione della sua frequenza cardiaca di base (bradicardia) e della variabilità del battito;
- liquido amniotico tinto di meconio. La presenza di meconio nel liquido amniotico è data dalla riduzione dell’apporto di ossigeno al feto.
La diagnosi dell’encefalopatia ipossico ischemica può essere anche stabilita valutando attentamente nel neonato i sintomi e i segni tipici di questa sindrome clinica.
Risulta essenziale che la diagnosi, oltre ad essere corretta sia tempestiva. Un eventuale errore del ginecologo o dell’ostetrica o dell’Ospedale per mancata o ritardata diagnosi potrebbe portare anche a gravi complicanze ed essere causa di danni per il neonato.
I segni dell’encefalopatia ipossico ischemica nel neonato
L’encefalopatia ipossico ischemica si manifesta con i seguenti segni:
- pH del sangue neonatale prelevato dall’arteria del cordone ombelicale minore di 7 (acido)
- presenza di convulsioni durante il primo ed il secondo giorno dalla nascita. L’esordio delle crisi convulsive è tanto più precoce quanto più grave è il quadro clinico;
- necessità di rianimazione neonatale dopo il parto;
- indice di Apgar sfavorevole compreso tra zero e tre e che rimane tale per più di dieci minuti dalla nascita;
L’indice di Apgar è un sistema a punteggio utilizzato per una valutazione clinica immediata dello stato di vitalità del neonato. Il punteggio di Apgar è assegnato tenendo conto di cinque parametri: tono muscolare, frequenza cardiaca, frequenza respiratoria, riflessi e colorito cutaneo.
A ognuno di questi parametri viene assegnato un punteggio compreso fra zero e due e l’indice di Apgar viene stabilito dalla somma del punteggio assegnato ad ogni parametro. L’indice di Apgar è favorevole se è uguale a dieci ed è giudicato normale un punteggio maggiore o uguale a 7. Nel caso di encefalopatia ipossico ischemica i neonati hanno un indice di APGAR alla nascita inferiore a quattro, sono gravemente depressi e necessitano di un intervento medico immediato.
Il neonato con encefalopatia ipossico ischemica ha problemi motori ed è ipotonico ovvero presenta un ridotto tono muscolare perciò risulta essere flaccido, ha un battito cardiaco assente o una frequenza cardiaca ridotta (bradicardia) e può presentare difficoltà respiratorie o una frequenza respiratoria assente.
A causa delle difficoltà nella respirazione il colorito del neonato è bluastro (cianotico) e pallido a causa del ridotto apporto di ossigeno.
I riflessi del neonato con encefalopatia ipossico ischemica sono assenti o scarsi.
Se l’encefalopatia ipossico ischemica è grave, il neonato può presentare un danno multi organo a causa della ridotta perfusione di sangue e di ossigeno che si estende ad altri organi quali rene, fegato, cuore, tratto gastrointestinale e polmone.
Il neonato, inoltre, può presentare difficoltà nell’alimentarsi, nella suzione del capezzolo e nella deglutizione.
Esami strumentali da effettuare sul neonato
Per confermare la diagnosi, dopo aver osservato i segni e i sintomi tipici dell’encefalopatia ipossico ischemica, devono essere eseguiti esami strumentali per valutare la funzionalità neurologica, i test di laboratorio ed altri vari esami.
Se si ritiene di essere stati vittima di un errore medico, di colpa medica dell’Ospedale o di un caso di malasanità potrebbe essere utile rivolgersi ad un avvocato o a uno studio legale che si occupi preferibilmente di risarcimento danni per responsabilità e colpa medica.
Per registrare l’attività cerebrale del neonato in tempo reale è eseguito l’elettroencefalogramma (EEG) mentre per individuare danni e lesioni a carico dell’encefalo e per valutare la sua perfusione sanguigna viene eseguita l’ecografia.
La TAC (Tomografia Assiale Computerizzata) fornisce informazioni riguardo il danno cerebrale e richiede dei tempi relativamente brevi per l’acquisizione delle immagini.
La risonanza magnetica (RM) permettono di stabilire l’entità del danno neurologico grazie a delle onde magnetiche che producono immagini del cervello.
Sono eseguiti inoltre gli esami del sangue e l’emo gas analisi per la valutazione del ph del neonato.