PROGESTERONE IN GRAVIDANZA
ERRORE MEDICO E RISARCIMENTO DANNI
Il progesterone è un ormone che in gravidanza è prodotto inizialmente dal corpo luteo (ghiandola che deriva dalla trasformazione del follicolo – l’involucro che contiene la cellula uovo – dopo che è avvenuta l’ovulazione) e successivamente dalla placenta.
La principale funzione del progesterone in gravidanza è quella di preparare l’utero ad accogliere l’embrione ed è indispensabile per il mantenimento e la progressione della gravidanza.
In caso di minaccia di aborto è consigliata alla donna gravida l’assunzione di progesterone.
Progesterone e minacce di aborto
Durante il primo mese l’andamento della gravidanza è molto vulnerabile e nel 15% circa dei casi si presentano dei segni di minaccia di aborto come perdite di sangue dalla vagina che possono essere accompagnate o meno da dolore al basso ventre, come l’arrivo di una mestruazione che allarma, non di poco, la futura mamma.
Il medico, in presenza di questi sintomi, a seconda dell’entità del quadro clinico, consiglia alla donna l’assunzione del progesterone.
Progesterone e minacce di parto prematuro
Durante la gravidanza, oltre al progesterone, anche altri ormoni giocano un ruolo importante per lo scatenamento del travaglio.
Questi altri ormoni sono:
- ossitocina: scatena e mantiene l’attività contrattile dell’utero e stimola la produzione delle prostaglandine
- prostaglandine: vengono utilizzati per indurre il travaglio di parto in quanto la loro funzione è di stimolare le contrazioni e di modificare il collo dell’utero
- estrogeni: esaltano la contrattilità dell’utero e favoriscono la secrezione di ossitocina e la produzione di prostaglandine.
Il progesterone inibisce la produzione di prostaglandine, responsabili dello scatenamento del travaglio; per questo motivo, se sono presenti dei fattori di rischio per un parto prematuro, viene somministrato il progesterone che favorisce il rilassamento della muscolatura dell’utero e impedisce l’attività contrattile.
L’effetto del progesterone risulta essere potenziato al fine di promuovere il mantenimento della gravidanza rilassando i muscoli dell’utero per un corretto impianto dell’embrione e creando un ambiente favorevole alla gravidanza.
L’assunzione di progesterone deve essere accompagnata da riposo, evitando qualsiasi tipo di sforzo fisico.
Il progesterone è deputato all’inibizione della maturazione cervicale ed al mantenimento della quiescenza miometriale uterina mediante inibizione dell’azione delle prostaglandine.
Il declino dell’azione del progesterone è quindi in grado di determinare il parto prematuro, come è dimostrato dal fatto che l’utilizzo di un antagonista del recettore del progesterone in gravidanza è in grado di causare maturazione e conseguente raccorciamento cervicale.
Se si ritiene di essere stati vittima di un errore medico, di colpa medica dell’Ospedale o di un caso di malasanità potrebbe essere utile rivolgersi ad un avvocato o a uno studio legale che si occupi preferibilmente di risarcimento danni per responsabilità e colpa medica.
La valutazione di quali danni nel caso concreto si possano chiedere rimane dell’avvocato e del medico legale, ad esempio il danno patrimoniale (ossia danni economici da lucro cessante o danno emergente) o il danno non patrimoniale (come il danno biologico per inabilità temporanea o invalidità permanente, il danno morale o, nei casi, più gravi il danno da morte o da perdita di chance di sopravvivenza).
L’utilizzo del progesterone è efficace nel prevenire il parto pretermine ed è indicato in donne con:
- pregresso parto pretermine spontaneo;
- cervice corta a screening ecografico;
- pregressa minaccia di parto pretermine;
- gravidanza multipla.
È bene precisare che non deve essere utilizzato come tocolitico nelle donne con attività contrattile.
Le vie di somministrazione del progesterone descritte in letteratura sono intramuscolare, orale e vaginale.
La principale modalità̀ per l’ormone naturale è per lo più vaginale per la sua biodisponibilità immediata. Quest’ultima a livello endometriale sembra, infatti, essere maggiore con somministrazione di progesterone vaginale (progesterone micronizzato in gel o capsule) rispetto alla formulazione intramuscolare (17-OH-progesterone caproato).
Le somministrazioni orali sono associate ad effetti collaterali quali sonnolenza, stanchezza e cefalea, che non vengono invece segnalate dopo somministrazione per via vaginale. Anche la somministrazione intramuscolare può dare effetti collaterali come nausea, vomito, orticaria, prurito, dolore e tumefazione nel sito d’iniezione.
Errori nel trattamento del progesterone in gravidanza
Gli errori più frequenti nel trattamento del progesterone in gravidanza sono:
- mancata valutazione dei fattori di rischio per un parto prematuro,
- approssimazione nell’effettuare indagini di laboratorio per escludere infezioni delle vie urinarie ed infezioni cervicali, entrambe cause di parto pretermine e primo step nella gestione di tale problematica;
- negligenze nello studio ecografico della cervice uterina tralasciando la misura della cervicometria;
- omissione nella prescrizione del progesterone quando è necessaria la sua assunzione o errori di dosaggio e somministrazione.