EMATOMA SUBDURALE NEL NEONATO
ERRORE MEDICO E RISARCIMENTO DANNI
L’ematoma subdurale, o anche chiamato emorragia subdurale, è una raccolta di sangue che si trova tra le meningi (membrane che hanno la funzione di rivestire e proteggere l’encefalo e il midollo spinale), in particolare tra l’aracnoide e la dura madre. Tra l’aracnoide e la dura madre si trova uno spazio chiamato spazio subdurale ed è in questo spazio che si trova il sanguinamento.
La causa più frequente di ematoma subdurale nel neonato è il trauma cranico che si verifica al momento del parto.
L’ematoma subdurale si forma quando uno o più vasi sanguigni presenti nello spazio subdurale si rompono, determinando il sanguinamento che può essere più o meno grave.
L’emorragia subdurale nel neonato rappresenta un’emergenza medica che se non trattata tempestivamente può comportare gravi esiti e anche la morte del neonato.
La responsabilità del ginecologo o dell’ostetrica, e quindi dell’Ospedale o della Clinica, potrebbe derivare non solo dall’insorgenza della complicanza ma anche dalla non tempestiva o errata diagnosi, o dal mancato riconoscimento della problematica o, comunque, dall’incapacità di gestire correttamente la situazione, eseguendo terapie sbagliate, tardive, inefficaci o, comunque, non tempestive.
Quali tipi di ematomi subdurali esistono nel neonato
Gli ematomi subdurali possono essere:
- acuti quando si formano in seguito a un trauma grave e i sintomi compaiono in pochi minuti;
- subacuti quando i sintomi compaiono dopo alcuni giorni;
- cronici e possono svilupparsi dopo mesi o anni.7
Segni e diagnosi dell’emorragia subdurale nel neonato
La sintomatologia dell’ematoma subdurale è variabile e, a volte, può essere difficoltoso diagnosticarla.
I sintomi più comuni dell’ematoma subdurale nel neonato sono:
- letargia;
- crisi epilettiche;
- alterazioni dello stato di coscienza;
- irritabilità;
- difficoltà nell’alimentazione;
- vomito;
- apnea;
- difficoltà respiratorie;
- incremento o riduzione del tono muscolare.
Tali sintomi si manifestano generalmente entro i primi due giorni dalla nascita.
Aumento della circonferenza cranica a causa dell’emorragia subdurale nel neonato.
I neonati, inoltre, possono presentare anche un aumento della circonferenza cranica e la grande fontanella, ancora previa alla nascita, appare tesa e pulsante.
Questi segni devono allertare il personale medico e la loro presenza rende necessario un intervento tempestivo poiché questi segni indicano un aumento della pressione all’interno del cranio.
L’aumento della pressione intracranica, infatti, è causa di esiti sfavorevoli per il neonato dovuti alla compressione del delicato tessuto cerebrale e alla limitazione della sua ossigenazione.
Il ridotto apporto di ossigeno a livello cerebrale determina esiti neurologici sfavorevoli e, nei casi più severi, la morte del neonato.
La diagnosi dell’ematoma subdurale
Nel caso in cui vi è il sospetto di ipertensione endocranica devono essere eseguiti degli accertamenti per escludere o meno la presenza di un ematoma subdurale.
La diagnosi di ematoma subdurale può essere fatta attraverso la tomografia assiale computerizzata (TAC), la risonanza magnetica (RM) e anche attraverso l’ecografica.
L’ecografia, però, a differenza delle altre due tecniche diagnostiche, nonostante sia un esame non invasivo e di semplice esecuzione, non sempre permette di identificare la presenza di sanguinamenti nello spazio subdurale.
La tecnica di scelta per fare diagnosi di ematoma subdurale è la TAC, la quale fornisce immagini dettagliate della zona presa in esame ed è in grado di evidenziare eventuali sanguinamenti anche se di lieve entità.
Le cause dell’ematoma subdurale nel neonato
Le cause dell’ematoma subdurale sono di tipo:
- traumatico;
- non traumatico.
Tra le cause non traumatiche si annoverano:
- le malformazioni vascolari
- anomalie della coagulazione come la carenza della vitamina K (responsabile della coagulazione del sangue)
- patologie metaboliche e emofilie (malattia genetica dovuta a un difetto della coagulazione del sangue).
Tra le cause traumatiche, invece, vengono inclusi i traumi che il feto riporta in seguito ad un travaglio di parto e a un parto difficoltosi.
Le cause traumatiche di ematoma subdurale nel neonato sono:
- macrosomia fetale (peso del feto maggiore di 4 chili): un feto macrosomico ha un rischio maggiore di essere soggetto a traumi cranici durante la sua progressione lungo il canale del parto, la quale, considerando le sue dimensioni, risulta essere difficoltosa;
- sproporzione feto pelvica: le dimensioni del bacino della madre sono minori rispetto alle dimensioni del feto. Nel caso di sproporzione feto pelvica la testa del feto viene compressa dalle ossa del bacino materno e ciò può causare la rottura dei vasi sanguigni presenti nello spazio subdurale;
- uso del forcipe e della ventosa ostetrica: questi strumenti permettono di guidare il feto lungo l’ultimo tratto del canale del parto. Sia il forcipe che la ventosa sono posizionati sulla testa del feto sulla quale vengono esercitate delle trazioni più o meno intense che possono essere causa di ematoma subdurale;
- gestione impropria del travaglio di parto soprattutto quando la presentazione del feto è anomala o quando il feto è podalico ovvero si presenta con i piedi verso il basso
- travaglio di parto prolungato: le frequenti contrazioni uterine che si ripercuotono sulla testa del feto provocano un trauma.
I vasi sanguigni dello spazio subdurale, essendo molto delicati in un neonato, possono rompersi anche in seguito a uno scuotimento troppo intenso del neonato (sindrome del bambino scosso).
Se si ritiene di essere stati vittima di un errore medico, di colpa medica dell’Ospedale o di un caso di malasanità potrebbe essere utile rivolgersi ad un avvocato o a uno studio legale che si occupi preferibilmente di risarcimento danni per responsabilità e colpa medica.
I neonati prematuri, ovvero nati prima del termine di gravidanza, sono più a rischio di sviluppare un ematoma subdurale rispetto ai nati a termine di gravidanza (dopo la 37esima settimana gestazionale).
Nei neonati prematuri, infatti, il tessuto cerebrale è molto vulnerabile non avendo ancora completato il suo sviluppo.
Trattamento dell’emorragia subdurale nel neonato
L’emorragia subdurale è una causa significativa di mortalità e di morbilità nel neonato.
Il trattamento e la gestione dell’emorragia subdurale dipendono dalla dimensione e dall’entità del sanguinamento.
Il sanguinamento, se importante, causa anemia la quale può essere trattata con la trasfusione di sangue, mentre se il bambino è ipovolemico devono essere somministrati liquidi per aumentare il volume di sangue e per aumentare la pressione sanguigna.
Se si è in presenza di un aumento della pressione intracranica deve essere rimosso il sangue presente nello spazio subdurale cosi da alleviare la pressione all’interno del cranio e ridurre le complicanze che ne derivano.
Il sangue all’interno dello spazio subdurale può essere rimosso praticando un foro sul cranio e drenare il sangue all’esterno attraverso un tubo che viene posizionato su tale foro.
Aspetti medico legali e complicanze neonatali dell’emorragia subdurale
Tutti i medici devono mantenere un alto indice di sospetto nel caso in cui si ha un aumento della pressione intracranica e devono essere eseguiti monitoraggi frequenti a quei neonati che hanno avuto un parto complicato o che presentano i segni tipici dell’ematoma subdurale.
Un medico che si trova di fronte a un neonato il cui parto è stato traumatico o che presenta dei fattori di rischio per ematoma subdurale deve mettere in atto tutti gli accertamenti per tutelare la salute del bambino e deve procedere fin da subito con la gestione dell’ematoma subdurale, considerando che il 12 – 30% dei neonati con ematoma subdurale muore, mentre il 60 – 70% dei bambini sopravvissuti presenta deficit neurologici a lungo termine significativi come ritardo dello sviluppo, sordità, lesioni oculari, disturbi dell’apprendimento e cecità.
Il trattamento deve iniziare immediatamente quando la pressione del sangue è molto bassa e quando si è in presenza di anemia, segni che implicano un’emorragia di grado severo.
Il ridotto volume di sangue (ipovolemia), la riduzione della pressione sanguigna (ipotensione) sono causa di shock ipovolemico e posso provocare l’encefalopatia ipossico ischemica, ovvero problemi neurologici determinati da una riduzione dell’apporto di ossigeno al cervello del bambino.