RISARCIMENTO LIPOSCULTURA ED INFEZIONI
ERRORE MEDICO E RISARCIMENTO DANNI – AVVOCATO MALASANITÀ
Liposcultura e infezioni risarcimento danni da errore nella diagnosi e nel trattamento
Avvocato malasanità: lo Studio legale Marzorati assiste in tutta Italia per ottenere il risarcimento dei danni in caso di malasanità da liposcultura e infezioni. In caso di danni alla salute, invalidità e decesso (morte per liposcultura e infezioni).
Non dovrai anticipare il compenso per l’avvocato, il medico legale e lo specialista, e non dovrai anticipare il costo per la relazione e la perizia medico legale. Verremo pagati solo al momento in cui avrai ottenuto il risarcimento del danno da liposcultura e infezioni.
La liposcultura è una branca della chirurgia estetica il cui fine è quello di ottenere, attraverso la rimozione localizzata di cellule adipose, un rimodellamento del corpo.
Tuttavia, la liposcultura non deve essere considerata come un trattamento all’obesità e al sovrappeso; in questo caso deve sempre essere considerato come trattamento di prima linea l’esercizio fisico e una dieta equilibrata. Si ricorre invece alla chirurgia e quindi, in questo caso, alla liposcultura quando l’attività fisica e la dieta non sono sufficienti ad eliminare il tessuto adiposo in eccesso.
La liposcultura è un intervento al quale il paziente decide di sottoporsi per vedere migliorare la sua forma fisica; tuttavia, trattandosi di un intervento chirurgico si potrebbe andare incontro a complicanze più o meno gravi che non solo non fanno raggiungere il risultato desiderato ma possono anche mettere in pericolo la vita del paziente.
In caso di liposcultura e infezioni bisogna verificare tutto quanto fatto, o non fatto, dal chirurgo estetico, dell’anestesista, o del personale infermieristico. Un passaggio fondamentale se ci si trova davanti ad un caso di malasanità liposcultura e infezioni. Un medico legale, anche coadiuvato da un medico specialista e da un avvocato malasanità, può capire se vi sia stato un errore nella diagnosi, nell’esecuzione del trattamento o nello svolgimento della successiva terapia e, di conseguenza, se c’è responsabilità del medico, dell’équipe dei medici o dell’Ospedale (o del Pronto Soccorso, Asl, Asst, Ats) o della Clinica privata. Il medico legale, per scrivere la perizia medico legale (ossia un parere medico con una relazione medico legale) valuterà la documentazione medica e clinica, tra cui le analisi e gli esami, i medicinali assunti, la cartella clinica e il consenso informato.
Il tessuto adiposo
Il tessuto adiposo è costituito da un’insieme di cellule chiamate adipociti il cui compito è quello di sintetizzare i trigliceridi (tipi di grasso presenti nell’organismo) e rilasciarli nel circolo sotto forma di acidi grassi e glicerolo.
Gli adipociti si raggruppando in uno strato della pelle noto come ipoderma o tessuto adiposo sottocutaneo che può essere più o meno spesso in base al numero di cellule adipose che lo costituiscono.
I lipidi (meglio noti come grassi), che fanno parte del tessuto adiposo, sono in parte di origine alimentare (origine esogena) e in parte derivano dalla trasformazione chimica di altre sostanze all’interno degli adipociti (origine endogena).
Il tessuto adiposo non si distribuisce uniformemente e il suo spessore non è uguale in tutte le parti del corpo.
Generalmente nelle donne il tessuto adiposo si accumula prevalentemente sulle cosce, sui fianchi e sui glutei, mentre negli uomini si accumula a livello dell’addome, in particolare nella parte superiore dell’ombelico.
A richiedere trattamenti di chirurgia estetica per la rimozione delle adiposità in eccesso sono maggiormente le donne con l’obiettivo di migliorare il loro aspetto fisico, rimodellandolo.
Oltre che la genetica, anche lo stato nutrizionale influenza l’entità della massa adiposa. Nel caso di un’eccessiva assunzione di calorie, come nei casi di obesità, la massa adiposa aumenta in tutto il corpo, maggiormente nelle aree più predisposte.
È quindi fondamentale prevenire un eccessivo aumento del numero di adipociti e del tessuto adiposo e quindi l’obesità, fenomeno che non solo ha ripercussioni dal punto di vista estetico ma rappresenta anche un fattore di rischio per l’insorgenza di gravi patologie e porta anche a gravi conseguenze sulla qualità di vita.
Come si esegue la liposcultura
La liposcultura è un intervento di chirurgia estetica, che grazie all’utilizzo di piccole canne lunghe circa 13 cm e di un diametro di circa 3 cm, permette di rimuovere adiposità localizzate che non è possibile eliminare in altro modo; tale pratica non deve però essere considerata una sostituita dell’esercizio fisico e della dieta.
La liposcultura consiste nell’aspirazione di cellule adipose in alcune parti del corpo che sono generalmente i glutei, i fianchi, le cosce e l’addome.
Attraverso delle piccole incisioni, che vengono praticate in corrispondenza delle parti del corpo che si desidera rimodellare, viene iniettato un anestetico e un vasocostrittore per ridurre la perdita di sangue durante l’aspirazione. Da queste incisioni vengono inserite le canule le quali sono collegate ad una siringa o una pompa per permettere l’aspirazione delle cellule adipose.
L’intervento di liposcultura permette di ottenere una figura corporea armonica e rispetto all’intervento di liposuzione è meno traumatico in quanto per la liposcultura vengono utilizzare delle cannule di diametro inferiore.
Mentre con la liposuzione viene aspirato tessuto adiposo in eccesso, la liposcultura permette di rimodellare e scolpire il corpo.
La liposcultura è l’evoluzione della liposuzione ed è un intervento a tutti gli effetti, viene eseguito in sala operatoria da chirurghi plastici in strutture adeguatamente attrezzate e idonee. È necessaria anche la presenza dell’anestesista che deve eseguire un’anestesia al paziente.
L’intervento può essere eseguito in anestesia locale o in anestesia generale.
L’anestesia locale consiste nella somministrazione di farmacia anestetici locali nelle parti del corpo che devono essere trattate; questi farmaci impediscono ai nervi di trasmettere impulsi al cervello per cui il paziente non avvertirà dolore.
L’anestesia locale viene prevalentemente praticata quando la liposcultura deve essere eseguita in una sola parte del corpo.
Nel caso in cui il paziente desidera rimuovere le adiposità di parti diverse del corpo si esegue l’anestesia generale. Per l’anestesia generale vengono somministrati dei farmaci che inducono una temporanea perdita di coscienza per tutta la durata dell’intervento.
La durata dell’intervento dipende dalle zone corporee che devono essere trattate e può variare da mezz’ora a tre ore se le zone da rimodellare sono diverse.
La liposcultura si può eseguire in diverse parti del corpo che vengono scelte dal paziente: cosce, fianchi, glutei, braccia, addome e anche sul viso e vengono trattate quelle in cui è presente un’abbondante quantità di tessuto adiposo.
Se si ritiene di essere stati vittima di un errore medico a seguito di liposcultura o si contraggono infezioni, di colpa medica dell’Ospedale o di un caso di malasanità potrebbe essere utile rivolgersi ad un avvocato o a uno studio legale che si occupi preferibilmente di risarcimento danni per responsabilità e colpa medica.
Cosa viene fatto prima dell’intervento di liposcultura
Come per ogni altro intervento, prima di una liposcultura il paziente deve sottoporsi ad una visita specialistica dal chirurgo, il quale farà una valutazione pre-operatoria.
Durante la visita specialistica viene raccolta l’anamnesi recente e remota del paziente, viene valutato il suo stato di salute e se sussistono o meno delle condizioni per le quali è controindicato l’intervento.
Devono essere prescritti degli esami del sangue e l’esecuzione di un elettrocardiogramma per escludere la presenza di patologie.
È fondamentale anche verificare se vi sono delle condizioni che potrebbero complicare l’intervento come problemi della coagulazione e/o problemi vascolari.
Oltre che dal chirurgo queste condizioni vengono anche verificate dall’anestesista il quale sceglierà il tipo di anestesia più indicato per l’intervento e per la salute del paziente.
Potrebbe dunque essere riconosciuta la colpa medica del chirurgo estetico/plastico o la responsabilità dell’Ospedale, qualora il chirurgo proceda alla liposcultura senza aver prima fatto approfonditi esami, o qualora abbia proceduto con negligenza, imperizia o imprudenza. In questi casi sarà opportuno rivolgersi ad un Avvocato specializzato in malasanità per chiedere assistenza ed ottenere un risarcimento dei danni equo.
Il chirurgo valuta quali parti devono essere trattate quanto queste sono estese e l’elasticità della pelle che è un fattore molto importante per un intervento di liposcultura; infatti, se la pelle non è abbastanza elastica questa potrebbe non adattarsi ai nuovi volumi in seguito alla rimozione delle cellule adipose e in questo caso i risultati possono non essere ottimali come quelli che raggiungerà chi invece ha una pelle elastica.
Qualche giorno prima dell’intervento il medico deve informare il paziente di seguire i seguenti accorgimenti:
- per le donne che stanno assumendo anticoncezionali di interromperli;
- evitare di assumere aspirina;
- evitare di fumare;
- seguire un regime alimentare ipocalorico così da individuare il tessuto adiposo che resiste alla dieta e all’attività fisica.
Prima di sottoporsi alla procedura il paziente, una volta informato dettagliatamente dal medico sulla procedura, sui benefici e su eventuali rischi, deve firmare un consenso.
Non si esegue questo tipo di intervento se prima non è stato firmato il consenso.
Come gli altri interventi chirurgici, per prevenire le infezioni, devono essere somministrati antibiotici come profilassi prima o durante l’intervento.
La liposcultura, il post-operatorio e le complicanze
Il recupero post-intervento, generalmente, avviene in tempi brevi.
Per 2-3 settimane dopo l’intervento il paziente dovrà indossare una guaina di contenimento che il chirurgo ha applicato nelle aree trattate per favorire la guarigione e per mantenere la forma rimodellata.
In caso di dolore post-operatorio il paziente potrà assumere farmaci antidolorifici o antinfiammatori.
I risultati della liposcultura sono visibili dopo qualche settimana. Il paziente dovrà comunque seguire uno stile di vita sano che prevede una dieta bilanciata e lo svolgimento di attività fisica.
Può succedere che dopo l’intervento le zone trattate risultino gonfie per cui è necessario del tempo affinché il gonfiore si risolvi.
La riuscita dell’intervento dipende sia dall’elasticità della pelle che dalle capacità e dall’esperienza del chirurgo che ha eseguito l’intervento.
I risultati sono migliori per i pazienti che hanno una pelle elastica; se la pelle invece è poco elastica questa farà più fatica a adattarsi ai volumi in seguito alla rimozione delle cellule adipose.
Essendo la liposcultura un intervento chirurgico può causare le seguenti complicanze:
- dolore che può essere trattato con antidolorifici e antinfiammatori;
- edema: comparsa di gonfiore che si riassorbe nel giro di qualche settimana;
- ecchimosi: presenza di lividi;
- infezioni.
La liposcultura e le infezioni
Come ogni intervento chirurgico, se non vengono rispettati i protocolli e l’asepsi da parte del personale medico infermieristico, la liposcultura può essere complicata da infezioni che se non vengono diagnosticate e trattate per tempo possono compromettere lo stato di salute del paziente. Le infezioni più gravi possono essere responsabili di decesso.
In caso di gravi complicanze o morte della/del paziente pur potendo generalmente avere diritto ad un risarcimento dei danni verso l’Ospedale, i medici o l’Assicurazione, la principale domanda che i parenti (marito/moglie, partner, convivente, genitori, figlio/figlia, fratello/sorella o gli eredi) si devono fare riguarda il motivo che ha portato all’esito negativo della liposcultura o al decesso, e se c’erano effettive possibilità di guarigione, o di evitare l’evento. Prima di tutto, quindi, rivolgendosi ad un avvocato malasanità o ad uno studio legale specializzato in risarcimento danni da responsabilità medica, insieme al medico legale, si potrebbe capire cosa sia successo e se ciò sia eventualmente dovuto a responsabilità o colpa medica. In caso di decesso, per capire la causa della morte per infezioni dopo liposcultura potrebbe essere importante l’autopsia (esame autoptico). Per l’autopsia il medico legale potrà seguire l’esame autoptico quando viene eseguito e, se già fatto, potrà valutare la relazione dell’autopsia.
La diagnosi delle infezioni dopo la liposcultura
Un’infezione viene sospettata quando il paziente presenta febbre o infiammazione, dolore e fuoriuscita di materiale purulento dalle ferite nei punti in cui sono state praticate le incisioni per inserire le cannule che permettono l’aspirazione delle cellule adipose in eccesso.
In questi casi, per confermare una diagnosi di infezioni devono essere eseguiti:
- esami del sangue: l’aumento dei globuli bianchi e della pcr indicato la presenza di un’infezione
- colture del sangue: si esegue sterilmente un prelievo di sangue venoso attraverso due provette, una in cui è presente un terreno di coltura per i batteri anaerobi e una per quelli aerobi per rilevare la presenza di questi batteri nel sangue
- tampone cutaneo nel caso di sospetta infezione della ferita per rilevare la presenza di batteri
Colture
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Colture
Il trattamento delle infezioni dopo la liposcultura
Il trattamento delle infezioni consiste nella somministrazione di antibiotici ad ampio spettro.
Una volta identificato il batterio responsabile del processo infettivo vengono prescritti antibiotici specifici per debellare il microrganismo patogeno.
Nel caso in cui l’infezione derivi dalla ferita questa deve essere correttamente medicata.
Il trattamento delle infezioni deve essere tempestivo e gli antibiotici devono essere somministrati entro un’ora dalla possibile diagnosi poiché più passa il tempo più aumenta il rischio di mortalità e mobilità. Risulta essenziale che la diagnosi dell’infezione dopo la liposcultura oltre ad essere corretta sia tempestiva. Un eventuale errore del medico chirurgo o del chirurgo estetico/plastico o dell’Ospedale per mancata o ritardata diagnosi potrebbe portare anche a gravi complicanze ed essere causa di danni per il/la paziente.
Cosa fare per prevenire le infezioni dopo la liposcultura
Come fare per prevenire le infezioni:
- somministrazione di antibiotici come profilassi prima o durante l’intervento;
- utilizzo di strumenti chirurgici sterili;
- rispetto dell’asepsi;
- indossare camice e guanti sterili per l’intervento oltre che la mascherina, la visiera e la cuffietta;
- preparazione del campo sterile prima dell’intervento;
- evitare la contaminazione del campo sterile;
- medicare correttamente la ferita.
La liposcultura e gli errori medici
L’intervento di liposcultura deve essere eseguito da chirurghi competenti ed esperti in delle strutture idonee in cui è presente l’attrezzatura adeguata.
Le complicanze della liposcultura, sebbene siano rare, possono comportare gravi problemi non solo dal punto di vista fisico ma anche psicologico considerando il fatto che chi decide di sottoporsi a questa procedura lo fa esclusivamente per vedere migliorata la sua forma fisica.
Le complicanze derivanti dall’intervento portato il paziente a richiedere un risarcimento dei danni.
Gli errori medici che possono portare all’insorgenza di infezioni conseguenti a liposcultura e alle complicanze che ne derivano sono:
- omissione dell’esecuzione di esami diagnostici e strumentali prima dell’intervento per comprendere al meglio lo stato di salute del paziente;
- gestione errata delle medicazioni e delle ferite chirurgiche;
- mancato lavaggio delle mani e dell’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale;
- mancata disinfezione della cute prima dell’incisione;
- contaminazione del campo operatorio;
- mancato rispetto dei protocolli per la prevenzione delle infezioni ospedaliere;
- inosservanza dell’asepsi e della sterilità;
- utilizzo di strumenti chirurgici non sterili;
- diagnosi tardiva di mancata somministrazione della profilassi antibiotica quando raccomandata infezione;
- trattamento intempestivo dell’infezione.
Pensi che il danno sia stato causato da colpa medica o negligenza del medico, dell’Ospedale o della Clinica
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