LACERAZIONI ANO-RETTALI DA PARTO – ERRORE OSTETRICO
ERRORE MEDICO E RISARCIMENTO DANNI – AVVOCATO PER MALASANITÀ
Le lacerazioni ano-rettali sono una delle possibili e più sgradevoli conseguenze per la neomamma che il parto può portare con sé.
Per molte donne, il momento in cui vengono messe al corrente dell’offesa subita, è un vero e proprio shock; dato che non è mai facile informare riguardo le complicanze fisiche, psicologiche e sessuali associate a questa problematica.
Cosa si intende per lacerazione ano-rettale e quali sono i fattori di rischio e le complicanze associate
Per lacerazione ano-rettale si intende una lesione che interessa non soltanto la parete vaginale e i muscoli, ma anche lo sfintere anale (definita lacerazione di III grado) e che, nei casi più gravi, coinvolge la mucosa anale (definita lacerazione di IV grado).
I principali fattori di rischio, ovvero condizioni che aumentano le possibilità di subire questo tipo di offesa, sono:
- la macrosomia fetale, cioè l’alto peso alla nascita del neonato (> 4000 gr);
- la distocia di spalla, emergenza ostetrica dovuta alla mancata uscita delle spalle dal canale vaginale in seguito al disimpegno della testa;
- l’uso di forcipe o ventosa ostetrica per favorire la nascita del neonato.
Le complicanze associate alle lacerazioni ano-rettali, in relazioni alla gravità della lesione, rischiano di essere pesanti e permanenti; inoltre, possono interferire a vario livello nella vita privata della donna, intaccandone la salute fisica, psicologica, sociale e sessuale.
Le principali complicazioni sono:
- incontinenza alle feci e ai gas;
- dolore perineale;
- disfunzioni sessuali;
- dolore percepito durante i rapporti sessuali.
Errore ostetrico in relazione alle lacerazioni ano-rettali
L’ostetrica, al termine di ogni parto avvenuto per via vaginale, è tenuta ad effettuare un metodico controllo del canale vaginale e dei genitali esterni della donna ed a diagnosticare l’eventuale grado di lacerazione presente, ovvero valutare quali tessuti sono coinvolti dalla lesione stessa.
Nel caso in cui l’ostetrica valuti la presenza di una lacerazione che coinvolge anche le strutture ano-rettali è tenuta ad avvisare il medico ginecologo.
La mancata diagnosi di lacerazioni profonde, e quindi, la mancata riparazione immediata e metodica delle strutture coinvolte da parte del medico provoca un peggioramento della prognosi legata alle complicanze associate alla lesione stessa.
Infine, l’ostetrica è tenuta a modellare la propria assistenza in gravidanza e durante il travaglio e il parto in modo da evitare lacerazioni ano-rettali.
In particolare, le principali cause di errori sono:
- errata o mancata valutazione dello sviluppo fetale;
- errata o mancata diagnosi di emergenze ostetriche, in particolare la distocia di spalla;
- errata diagnosi riguardante la posizione e il grado di discesa del feto nel canale del parto, che si collega ad un inutile e quindi potenzialmente dannoso uso di forcipe o ventosa;
- scelta di non praticare l’episiotomia (a scopo precauzionale) in particolari condizioni, quali, ad esempio, perineo corto, pregressa lacerazione ano-rettale o macrosomia fetale.