POSIZIONE FETALE
ERRORE MEDICO E RISARCIMENTO DANNI
Una presentazione fetale anomala non diagnosticata può portare a complicanze del parto e gravi rischi per il neonato.
La presentazione fetale indica quale parte del corpo fetale si presenta per prima verso il canale da parto. Valutare la presentazione fetale è fondamentale a termine di gravidanza, perché in base ad essa dipende l’esito del parto.
La presentazione più frequente, la più adatta al parto spontaneo, è quella cefalica di vertice; altre presentazioni, più rare, possono determinare dei tempi espulsivi più lunghi, implicare dei rischi aumentati per il bambino oppure impedire del tutto il parto vaginale.
È raccomandato che ad ogni donna a termine di gravidanza venga diagnosticata la presentazione fetale dal professionista che l’ha assistita durante la gestazione.
La diagnosi di presentazione viene eseguita osservando e palpando l’addome della donna, auscultando il battito cardiaco del feto (questo offre indicazione su dove si trova il cuore del bambino e permette di intuirne la posizione) e con la visita vaginale. Nei casi dubbi è opportuno eseguire un’ecografia per confermare la diagnosi.
Quali sono le possibili presentazioni fetali
Le presentazioni fetali possibili sono tre:
- cefalica;
- podalica;
- di spalla.
La presentazione cefalica è quella in cui la testa del bambino si affaccia per prima al canale da parto; il feto si trova quindi a testa in giù. È la posizione più comune a termine di gravidanza ed è quella più adatta allo svolgimento di un parto spontaneo.
Inoltre, in base al grado di flessione della testa fetale, la posizione cefalica si può distinguere in:
- cefalica di vertice (quando la testa del bambino è piegata sul petto);
- cefalica di bregma (la testa non è completamente flessa);
- cefalica di fronte (è la fronte del bambino la prima parte a presentarsi verso il canale da parto);
- cefalica di faccia (la testa è completamente deflessa e il viso del bimbo si affaccia sul canale da parto).
La presentazione di vertice è quella più frequente e che facilita maggiormente il parto, poiché il diametro della testa coinvolto nel passaggio è quello minore.
La presentazione di bregma ha un diametro maggiore, che può comportare tempistiche maggiori nel periodo espulsivo.
La presentazione cefalica ha un diametro molto ampio, che ostacola completamente il passaggio del feto; in questo caso è necessario ricorrere al taglio cesareo per l’impossibilità del parto vaginale.
La presentazione di faccia ha un diametro ridotto, quasi prossimo a quello della presentazione di vertice, che consente il passaggio nel canale da parto; tuttavia la nascita di un bambino con questa presentazione è spesso correlata a complicanze e in genere si preferisce l’esecuzione di un parto cesareo.