BREVITÀ DEL FUNICOLO OMBELICALE E COMPLICANZE CEREBRALI NEONATALI
ERRORE MEDICO E RISARCIMENTO DANNI
Nel primo trimestre di gravidanza grazie all’ecografia si può visualizzare il cordone ombelicale
Qual è la funzione del cordone ombelicale
Il cordone ombelicale, definito più precisamente funicolo ombelicale, è un organo fondamentale per il feto perché lo collega alla placenta che a sua volta è adesa all’utero materno.
Il funicolo ha una lunghezza di circa 60 cm a termine della gravidanza e lo spessore è di circa 3 cm, la consistenza è morbida, ha un aspetto liscio e lucido, è molto flessibile e resistente allo stiramento, la sua conformazione permette al bambino di muoversi liberamente e anche sotto sforzo il cordone è resistente e non si rompe.
Nella maggior parte dei casi il cordone è adeso alla parte centrale della placenta, a volte però può avere una posizione meno centrale e talvolta essere adeso alle membrane amniocoriali (in questo caso l’inserzione si definisce inserzione velamentosa e può essere pericolosa durante il parto).
Il cordone ombelicale esteriormente è costituito dalla gelatina di Wharton, che conferisce resistenza al funicolo e permette la sua flessibilità.
La gelatina avvolge i tre vasi ombelicali che rendono possibile il flusso di sangue dalla mamma al feto e viceversa.
Il tutto avviene attraverso la placenta che filtra il sangue proveniente da entrambe le parti, feto e mamma.
Il cordone ombelicale è dunque un organo fondamentale che provvede al nutrimento del feto.
Quali possono essere i problemi legati al cordone ombelicale
Ci sono delle situazioni patologiche in cui il cordone ombelicale non può svolgere la sua funzione, queste situazioni mettono in grave pericolo la salute del bambino perché non gli arrivano le sostanze nutritive e l’ossigeno.
Il mancato apporto di ossigeno e nutrienti al bambino può comportare delle gravi complicanze cerebrali, alcune tra le più comuni patologie a cui va incontro sono l’encefalopatia ipossico-ischemica e la paralisi cerebrale infantile.
Se il sangue non riesce a passare nel cordone ombelicale a causa di una compressione prolungata, questo può mettere a rischio il sistema cerebrale se non ci si accorge in tempo e non si interviene prontamente.
Normalmente quando il medico diagnostica una situazione poco rassicurante che fa pensare ad un mancato afflusso di sangue al feto, l’unica soluzione è intervenire immediatamente con il taglio cesareo, il medico non deve ritardare l’esecuzione del cesareo perché questo può causare danni al bambino.
Le patologie del cordone ombelicale che possono causare delle complicanze per la gravidanza sono principalmente il cordone avvolto attorno al collo del feto e il prolasso di funicolo.
Inoltre, un’altra possibilità che potrebbe provocare dei danni al neonato è la brevità di funicolo.
In cosa consiste la brevità del cordone ombelicale
A termine della gravidanza la lunghezza normale del cordone varia da 30 a 80 cm.
Quando la lunghezza supera 80 cm si definisce lunghezza eccessiva, quando invece la lunghezza non raggiunge i 30 cm si parla di brevità assoluta di funicolo.
Si possono avere anche delle situazioni di brevità relativa di funicolo, quando la lunghezza del funicolo è normale o eccessiva, ma il funicolo presenta degli attorcigliamenti o dei nodi che riducono la lunghezza totale.
L’importanza della lunghezza deriva dal fatto che il feto deve avere la possibilità di giungere a livello della vagina senza stirare eccessivamente il cordone.
Durante il travaglio le contrazioni spingono il bambino verso il canale vaginale, questo comporta uno stiramento del cordone che deve essere abbastanza lungo per permettere al feto di fuoriuscire dal canale vaginale.
La lunghezza del cordone ombelicale è strettamente correlata anche ai movimenti del bambino all’interno dell’utero materno.
Nei feti con problemi di crescita, i movimenti sono ridotti e anche la lunghezza del feto è ridotta.
Dunque, la brevità di funicolo è correlata anche al peso del neonato: nei neonati con basso peso alla nascita è più probabile che il cordone sia più corto.
Quali sono le complicanze correlate alla brevità di funicolo ombelicale
Le complicanze legate alla brevità del funicolo ombelicale sono:
- distacco intempestivo di placenta normoinserita;
- rottura del cordone ombelicale;
- danni al bambino a livello neurologico;
- riduzione o assenza totale dei movimenti fetali nel grembo materno, i movimenti possono essere rilevati in una sezione del tracciato, oppure vengono riferiti dalla donna;
- sofferenza fetale rilevabile dalla valutazione della frequenza cardiaca del feto nel tracciato cardiotocografico;
- decelerazioni della frequenza cardiaca fetale;
- quantità ridotta di liquido amniotico;
- parto complicato con la necessità di utilizzare la ventosa ostetrica e il forcipe;
- liquido amniotico tinto di meconio (fuoriesce dai genitali della mamma e può essere visualizzato all’esterno);
- ritardo di crescita del feto (IUGR).
Quali sono i fattori che possono incidere sulla brevità di funicolo
La lunghezza del cordone ombelicale è scritta nei geni del neonato, ma possono esserci delle situazioni che incidono sulla brevità del funicolo.
Queste situazioni possono essere:
- restrizione di crescita del feto in relazione all’età gestazionale;
- riduzione o completa mancanza dei movimenti fetali;
- donna primigravida: che non ha mai avuto altre gravidanze;
- obesità materna;
- donna sottopeso;
- donna fumatrice durante la gravidanza e nel periodo preconcezionale;
- consumo di alcol in gravidanza;
- ipertensione gestazionale;
- condizioni uterine (come la presenza di fibromi o malformazioni uterine) che impediscono i liberi movimenti del bambino nel grembo materno;
Come diagnosticare e trattare il funicolo ombelicale corto
Un metodo per valutare il cordone ombelicale è l’ecografia.
Attraverso l’ecografia il ginecologo visualizza il funicolo già dal primo trimestre di gravidanza (primi tre mesi).
L’ecografia per la valutazione del cordone si è rilevata utile nello studio dei vasi sanguigni presenti all’interno del funicolo.
Potrebbe capitare che il cordone abbia l’arteria ombelicale unica, ovvero anziché avere 2 arterie e una vena, avere solo un’arteria e una vena.
Inoltre, dall’ecografia potrebbero essere rilevate anche altre anomalie del cordone, come il cordone “piatto” (normalmente il cordone ha una forma a spirale, questo permette al sangue di scorrere più facilmente).
Non è ben chiara la condotta che i professionisti sanitari debbano assumere qualora si diagnostichi un’anomalia del funicolo.
Un altro metodo per la diagnosi di problemi del cordone ombelicale è il tracciato cardiotocografico.
Quando la brevità del funicolo è tale da impedire il flusso di sangue al feto durante il travaglio, questo può essere rilevato dall’ostetrica dal tracciato perché la frequenza cardiaca tende a decelerare nei momenti in cui il sangue non arriva in modo adeguato.
L’ostetrica può sospettare la brevità anche quando la discesa del feto nel canale del parto appare lunga e stentata, nonostante le spinte materne.
Se il feto è sano e non vi sono altre patologie, il rischio che ne risenta, per i piccoli episodi di sofferenza causati dallo stiramento del cordone, è molto limitato.
Al momento della nascita però potrebbe avere bisogno di essere rianimato con semplici manovre da parte dell’ostetrica e del neonatologo, e si riprenderà in breve tempo.
I risultati positivi sono più favorevoli quando lo stiramento del cordone è di breve durata, e quando le decelerazioni compaiono solo nei momenti che precedono il parto.
Se la discesa del bambino e la nascita sono stentate e si deduce una possibile sofferenza è necessario che l’equipe sanitaria faccia nascere il bambino nel minor tempo possibile, valutando se la situazione del travaglio è favorevole per l’applicazione della ventosa ostetrica, oppure se la testa fetale è troppo in alto nel canale del parto e si deve procedere con il taglio cesareo.
Durante il travaglio, se esistono situazioni che fanno pensare ad uno scarso benessere fetale, l’ostetrica e il medico devono accelerare l’espulsione del feto con l’applicazione del vacuum.
Se i segni appaiono all’inizio del travaglio e persistono o diventano più gravi, si deve ricorrere al taglio cesareo.