LA CARDIOTOCOGRAFIA
ERRORE MEDICO E RISARCIMENTO DANNI
Viene definita col termine cardiotocografia la scienza che attraverso uno strumento, il cardiotocografo, va ad indagare il benessere fetale durante la gravidanza.
Questo strumento viene utilizzato dall’ostetrica e permette di avere un tracciato, ovvero uno schema su due linee, che valuta il battito cardiaco fetale e le contrazioni.
Questo tracciato viene consigliato alla donna ad ogni accesso al pronto soccorso ostetrica, quando nasca un qualsiasi dubbio sulla salute del bambino e se le condizioni materne sono compromesse.
Viene effettuato di routine all’accesso in ospedale in caso di travaglio, rottura delle acque (rottura del sacco amniotico).
Il tracciato solitamente è un esame che dura 40 / 50 minuti e se sono chiari tutti i parametri sopra elencati, l’ostetrica lo consegna al medico per la refertazione.
Come funziona un tracciato cardiotocografico
È totalmente indolore, infatti il cardiotocografo è uno strumento che presenta due sonde di forma circolare, una adibita alla valutazione della contrazione uterina (viene applicata al di sopra della linea dell’ombelico), l’altra, attraverso gli ultrasuoni, va a percepire il battito del cuore del bambino andando a registrare sul tracciato la frequenza (numero di battiti al minuto).
Sul tracciato quindi si troveranno così 2 linee: una più variabile che indica l’andamento del battito cardiaco fetale e l’altra caratterizzata da curve “a montagna” che indicano le contrazioni, quindi il conseguente travaglio o inizio imminente del travaglio.
Se la linea delle contrazioni è piatta allora non sono presenti contrazioni.
I più recenti cardiotocografi hanno la possibilità di registrare anche i movimenti attivi fetali (MAF) attraverso una banda scura.
Se questa risulta essere senza interruzioni il bimbo si sta muovendo di continuo, se risulta essere frammentata, il bimbo nel momento del tracciato è rilassato oppure sta dormendo.
La cardiotocografia viene utilizzata durante il travaglio per tenere costantemente monitorato il battito cardiaco fetale in due modi: con la registrazione in continuo ovvero sempre acceso il cardiotocografo e sempre le sonde appoggiate sula pancia materna (in caso di epidurale o fattori di rischio per il parto), oppure ad intermittenza (nel caso gravidanza e travaglio non abbiano fattori di rischio) ovvero la sonda che valuta il battito cardiaco fetale verrà appoggiata sul ventre materno ogni 15 minuti per un minuto dopo la contrazione per avere un quadro dinamico del progresso del travaglio.
In questo ultimo caso, non essendoci fattori di rischio per travaglio e parto, la donna è più libera di muoversi e di trovare la migliore posizione per affrontare le contrazioni.
La cardiotografia si avvale di alcuni parametri per la valutazione del tracciato o CTG, questo infatti è uno strumento valido e veloce per diagnosticare condizioni di acidosi fetale o di malessere del neonato che necessitino di un più veloce espletamento del parto.
La corretta valutazione del tracciato CTG deve essere effettuata da parte del medico ginecologo e il riconoscimento di segnali caratteristici di un tracciato anomalo accorciano di molto i tempi di decisione per un eventuale taglio cesareo.