INDUZIONE AL PARTO CON METODO CHIRURGICO
ERRORE MEDICO E RISARCIMENTO DANNI
L’induzione del parto con metodo chirurgico consiste nella provocazione del travaglio di parto attraverso metodiche meccaniche.
Quali sono le pratiche più utilizzate per l’induzione con metodo chirurgico
Le pratiche meccaniche più utilizzate nell’induzione chirurgica sono:
- scollamento delle membrane: questa metodica può essere eseguita nella visita ostetrica e consiste nell’immissione del dito all’interno dell’orifizio uterino interno per circa 2-3 cm per praticare uno scollamento delle membrane
Lo scopo è di stimolare un rilascio delle prostaglandine, un aumento della morbidezza della cervice e l’aumento dell’attività contrattile.
Essendo una pratica che si esegue durante la visita e comporta un forte dolore alla paziente, un errore che spesso si registra è la mancata richiesta del consenso alla paziente, anche solo verbale.
Un ulteriore rischio che si corre procedendo con questa tecnica è quello di eseguire la manovra senza il mantenimento il più possibile asettico provocando infezioni;
- amniorexi: la pratica dell’amniorexi consiste nella rottura delle membrane manualmente ed è eseguita introducendo nel canale cervicale, aiutandosi con la guida di un dito, uno strumento uncinato in modo da afferrare le membrane e lacerarle.
- L’amniorexi è usata anche per la costatazione del liquido amniotico che è un indice di benessere del feto. Questa metodica espone il sanitario a possibili errori che sono principalmente:
- non corretta o completa informazione della procedura cui la paziente è sottoposta;
- tecnica effettuata troppo velocemente;
- non cura del mantenimento della sterilità;
- errata valutazione della posizione della testa fetale.
Quando si svolge la rottura delle membrane in modo non corretto possono esserci conseguenze quali infezioni, prolasso del funicolo o distacco intempestivo di placenta;
- catetere a palloncino: in questa metodica è utilizzato un catetere, costituito da uno o due palloncini gonfiabili, che viene fatto passare per il canale cervicale per permettere il posizionamento del palloncino sopra l’orifizio uterino interno e successivamente gonfiarlo con una soluzione fisiologica. Ci sono diversi modi per eseguire questa pratica che variano in base al tipo di catetere utilizzato. Lo scopo di questa metodologia di induzione è favorire:
- la maturazione cervicale;
- la dilatazione della cervice;
- lo scollamento delle membrane;
- il rilascio di prostaglandine.
L’esecuzione della metodica si può definire errata quando viene effettuata:
- senza una corretta informazione alla donna sul metodo e sulle conseguenze;
- senza una corretta valutazione della predisposizione della degente alla pratica;
- senza il monitoraggio costante della paziente;
- senza il mantenimento il più possibile asettico della metodica.
Le conseguenze di un’esecuzione non corretta della metodica possono comportare alcune conseguenze quali:
- l’espulsione spontanea del catetere;
- infezioni;
- alterazioni del tracciato cardiotocografico;
- dilatatori igroscopici: questa pratica utilizza dei dilatatori tipo lamine che vengono introdotte nel canale cervicale o nello spazio extra – amniotico e utilizzati per dilatazioni meccaniche. Il suo utilizzo è scarso a causa delle molteplici conseguenze come l’alto rischio di infezione materne e neonatali.