INDUZIONE MEDICA DEL PARTO
ERRORE MEDICO E RISARCIMENTO DANNI – AVVOCATO PER MALASANITÀ
L’induzione al parto consiste in un procedimento medico o chirurgico eseguito dalla ventiduesima settimana di gestazione con lo scopo di espletare il parto per vie naturali.
L’induzione può essere:
- medica: attraverso la somministrazione di farmaci;
- chirurgica: tramite una stimolazione manuale o strumentale.
Quali sono le indicazioni medico-sanitarie per l’induzione del parto
Le indicazioni medico-sanitarie per l’induzione del travaglio e del parto dal punto di vista materno sono:
- ipertensione arteriosa;
- diabete;
- patologie ai reni e alla vescica.
Le indicazioni medico-sanitarie per l’induzione del travaglio e del parto dal punto di vista del feto sono:
- gravidanza protratta;
- ritardo di crescita;
- altre indicazioni che richiedono una rapida espletazione del parto.
Il momento adatto all’induzione è scelto attraverso la co-operazione di ginecologi e neonatologi per valutare quando la presenza in utero del feto sia più rischiosa che fuori.
Prima di provocare il travaglio di parto deve essere sempre calcolato il punteggio Bishop per valutare il grado di maturazione della cervice e la probabilità di successo della pratica.
Quali possono essere le controindicazioni dell’induzione del parto
Le controindicazioni mediche alla pratica dell’induzione possono essere le seguenti:
- sproporzione tra dimensioni del feto e della pelvi materna;
- presentazione podalica in paziente che non ha mai partorito;
- sofferenza fetale acuta;
- precedente taglio cesareo.
Come avviene l’induzione medica del parto
L’induzione medica del travaglio e del parto avviene tramite l’infusione di farmaci, quali:
- ossitocina sintetica;
- misoprostolo;
- prostaglandine
La scelta di un metodo anziché l’altro dipende dal grado di maturazione cervicale.
Le metodiche d’induzione variano a seconda del protocollo ospedaliero e sono tutte precedute da:
- valutazione del volume del fluido amniotico;
- valutazione cardiotocografica iniziale (con successivo monitoraggio cardiotocografico per tutta l’induzione);
- incanulamento della vena per somministrazione terapia.
Quali sono i possibili errori medici e conseguenze a seguito dell’induzione di parto
I possibili errori medici riscontrabili nell’induzione medica sono:
- errore nell’incanulamento della vena;
- errata valutazione età gestazionale;
- errata valutazione della quantità di liquido amniotico;
- mancanza di osservazione costante del benessere materno e fetale;
- errata diagnosi di benessere fetale da una non corretta esecuzione della cardiotocografia;
- errori nella scelta del tipo di metodi per la provocazione del travaglio tra medico o chirurgico dovuta a una non corretta diagnosi di situazione idonea materna alla procedura;
- errori nella somministrazione di farmaci per l’induzione come nella quantità di dosi o della posologia.
Le conseguenze che potrebbero sorgere a seguito dell’induzione di parto sono:
- insuccesso operazione;
- sofferenza fetale;
- ipertono uterino (utero eccessivamente contratto);
- rottura d’utero;
- distocia del parto;
- embolia del liquido amniotico (molto raro);
- taglio cesareo.