MECONIO
ERRORE MEDICO E RISARCIMENTO DANNI – AVVOCATO MALASANITÀ
Il meconio rappresenta il materiale contenuto nell’intestino fetale.
Il meconio è disciolto nel liquido amniotico e costituito da acqua, mucopolisaccaridi, colesterolo, proteine, lipidi, e altre sostanze e presenta un colore verdastro, può essere presente in epoca prenatale oltre che in epoca post-natale, ed è riscontrabile, infatti, nel corso del terzo trimestre di gravidanza, al momento del travaglio, nel 25-30% delle gravidanze oltre termine e in quelle complicate da oligoidramnios.
Oltre ad essere chiaro segno di maturazione intestinale il meconio è spesso correlato ad ipossia fetale, infatti, i due fattori sono strettamente connessi fra loro.
In caso di ipossia e acidosi, l’organismo fetale va incontro a modificazione circolatoria, si ha cioè un aumento del flusso di sangue verso gli organi vitali (cuore, polmone, cervello) a discapito della circolazione intestinale.
L’insufficiente apporto ematico all’intestino induce a sua volta fenomeni di peristalsi con conseguente emissione di meconio.
Il meconio viene classificato in tre differenti gradi:
In cosa consiste il trattamento del meconio
Il colore del liquido viene solitamente scoperto in caso di rottura spontanea o artificiale delle membrane o attraverso l’uso della amnioscopia, un esame invasivo che, attraverso l’utilizzo di uno strumento introdotto nella cavità uterina, permette di valutare lo stato del feto e il colore del liquido amniotico.
La presenza di liquido amniotico tinto (grado 1-2) ha una scarsa rilevanza clinica, si consiglia l’ecocadiotografìa in continuo.
La presenza, al contrario, di un liquido amniotico denso, poltaceo (grado 3) solitamente associato con tracciato cardiotocografico non rassicurante è un importante fattore di rischio perinatale.
Essa è associata al rischio di sindrome da aspirazione di meconio e richiede un intervento per l’espletamento del parto.
In particolare, quando è associata a un tracciato cardiotocografìco di grado 3 (tracciato di allarme), va considerato un intervento operativo urgente (entro 10 minuti).
In tutti e tre i gradi, il bambino non dovrebbe essere perciò stimolato al pianto ma, clampato e tagliato il cordone, passato al neonatologo/pediatra, al fine di aspirare le vie aeree e prevenire la sindrome.
Cos’è la sindrome da aspirazione di meconio
La sindrome è causata dall’inalazione nei polmoni da parte del feto di liquido amniotico contenente meconio, ed è caratterizzata, unica tra le malattie respiratorie neonatali, dall’ostruzione delle vie aeree, atelettasia, infiammazione polmonare e un elevato rischio di ipertensione polmonare, condizioni che si osservano in un polmone relativamente maturo strutturalmente e biochimicamente.