PARTO DISTOCICO E LA DISTOCIA DELLA SPALLA
ERRORE MEDICO E RISARCIMENTO DANNI – AVVOCATO PER MALASANITÀ
La distocia di spalla è un’emergenza ostetrica imprevedibile ed inevitabile caratterizzata dalla mancata fuoriuscita delle spalle dopo la fuoriuscita della testa fetale.
Secondo alcuni autori è caratterizzata da un tempo di espulsione fra testa e spalle maggiore di 60 secondi o quando, secondo altri, è necessario effettuare altre manovre dopo la leggera trazione esercitata sulla testa per favorire il disimpegno delle spalle.
La distocia delle spalle è classificata in:
- mancato impegno bisacromiale, che può essere unilaterale o bilaterale;
- mancata rotazione bisacromiale;
- inapparente, con o senza disimpegno della testa;
- maggiore o minore.
Essendo un’emergenza imprevedibile ed inevitabile è difficile stabilire a priori una sua insorgenza.
Tuttavia, si può avere un aumentato rischio in caso di megalosomia, bassa statura, diabete gestazionale, anomalie pelviche, precedente distocia, diabete gestazionale, obesità, gravidanza oltre il termine.
Al momento del parto, inoltre, si può sospettare l’insorgenza della distocia di spalla se c’è prolungato secondo stadio del travaglio (soprattutto in pluripare con normali parti precedenti), difficoltà nel disimpegno della bocca e del mento, testa adesa alla vulva o retratta, ostacolata restituzione della testa.
Come si gestisce un parto con distocia della spalla
Il trattamento consiste in:
- chiamare aiuto;
- far cessare le spinte volontarie della donna e comunicarle la situazione di emergenza e chiedere la sua collaborazione;
- evitare trazioni eccessive/violente o l’esecuzione della manovra di kristeller, eventualmente praticare un’episiotomia;
- praticare le manovre necessarie atte a modificare il diametro del bacino materno o a spostare il diametro delle spalle fetali quali:
- Mc Roberts, iperflessione delle cosce materne sull’addome;
- Pressione sovrapubica esercitata con il palmo della mano o con il pugno in senso anteroposteriore sulla spalla anteriore (Mazzanti se applicata centrale, Rubin I se laterale);
- Rubin II, favorendo la rotazione della spalla anteriore;
- Woods o Woods Reverse, favorendo la rotazione della spalla posteriore;
- Jaquemier, portando all’esterno il braccio fetale.
Se queste manovre di primo e secondo livello risultano fallite procedere con quelle di terzo livello quali:
- Zavanelli, riposizionamento della testa fetale in utero;
- manovra di Zarate o sinfisiotomia;
- Manovra di Gaskin, posizione a carponi.
Quali possono essere le complicanze di una distocia di spalla
Le complicanze materne sono rappresentate da lesioni traumatiche, emorragie, ematomi, traumi psicologici, infezioni pelviche, neuropatie transitorie.
Le complicanze fetali, invece, sono lesioni del plesso brachiale, totale e parziale, frattura clavicola o omero e grave ipossia che, in alcuni casi, può portare a gravi deficit ma anche alla morte del neonato.
Le complicazioni fetali sono maggiormente connesse ad un errato management dell’emergenza o ad un ritardo nell’esecuzione delle procedure.
È fondamentale documentare l’emergenza e il relativo management della stessa includendo le manovre utilizzati e gli orari.
Alla fine di tutto, quando l’emergenza è risolta, sarebbe opportuno che l’equipe spiegasse in modo più preciso quanto accaduto e rispondesse alle eventuali domande poste dai genitori.
Quali possono essere gli errori medici in caso di distocia di spalla
- non corretto management (ritardi nel chiamare aiuto e nel riceverlo, scorrette manovre, manovre non necessarie, manovre di durata eccessiva);
- non corretta documentazione (orari, manovre, persone);
- non corretta comunicazione con i genitori;