PARTO DISTOCICO E LE DISTOCIE DELLA FORZA
ERRORE MEDICO E RISARCIMENTO DANNI – AVVOCATO PER MALASANITÀ
Il parto distocico è per definizione un parto in cui è presente un’alterazione della normale dinamica e meccanica.
I fattori che caratterizzano il parto sono il canale (il bacino), il corpo mobile (il feto), e la forza (le contrazioni e le spinte materne).
Un’alterata interazione degli stessi può quindi provocare un travaglio e un parto distocico.
Il travaglio è caratterizzato da quattro frasi:
- primo stadio latente, in cui le contrazioni sono dolorose e ci sono dei cambiamenti variabili della cervice (fino a 5 cm di dilatazione), esso tuttavia non ha una dilatazione standard;
- primo stadio attivo, in cui le contrazioni sono dolorose e regolari con completamento della dilatazione cervicale (10 cm), la progressione, secondo le linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità può essere variabile e non sempre di 1cm all’ora;
- fase di transizione, in cui la testa fetale avanza nella pelvi (da dilatazione completa a sensazione di premito da parte della donna);
- secondo stadio, in cui alle contrazioni uterine si aggiungono le forze volontarie materne.
La dilatazione cervicale, la progressione e l’espulsione del feto sono quindi consentite dalle contrazioni uterine che sono rinforzate durante il secondo stadio del travaglio, o periodo espulsivo, dall’azione della muscolatura volontaria e involontaria della parete addominale (le spinte materne).
Ciascuno di questi fattori può perdere di intensità e ciò può provocare un ritardo o un blocco del travaglio.
Queste distocie vengono quindi classificate in:
- anomalie della dilatazione cervicale, quando anche in presenza di contrazioni uterine valide non si ha progressione della dilatazione cervicale;
- anomalie della forza:
- ipocinesia, caratterizzata da contrazioni deboli, di breve durata intervallate da pause prolungate, può essere primitiva quando si presenta all’inizio del travaglio, o secondaria quando si presenta dopo un periodo di attività contrattile regolare;
- ipercinesia, caratterizzata da contrazioni più intense, più frequenti e più prolungate;
- discinesia, caratterizzata da contrazioni uterine irregolari e non coordinate fra loro;
- spasmo uterino zonale, quando la contrazione interessa non tutto l’utero, bensì solo una parte di esso.
Ipocinesia e ipercinesia vengono classificate come anomalie quantitative, la discinesia, invece come anomalia qualitativa.
Come si gestisce il parto distocico per le anomalie della forza
Il management di un travaglio distocico legato ad anomalie della forza è rappresentato da:
- valutazione reale di travaglio distocico, utilizzo di posizioni “attive”;
- individuazione della causa e trattamento/rimozione della stessa;
- valutazione e utilizzo di infusione di ossitocina (eventualmente associata a analgesia epidurale)
- valutazione e ricorso al parto operativo (ventosa).