PARTO DISTOCICO E LE DISTOCIE DEL CORPO MOBILE
ERRORE MEDICO E RISARCIMENTO DANNI – AVVOCATO MALASANITÀ
Il parto distocico è per definizione un parto in cui è presente un’alterazione della normale dinamica e meccanica.
I fattori che caratterizzano il parto sono il canale (il bacino), il corpo mobile (il feto), e la forza (le contrazioni e le spinte materne).
Un’alterata interazione degli stessi può quindi provocare un travaglio e un parto distocico.
Come vengono classificati i tipi di parto distocico
Il corpo mobile, durante il travaglio e il parto, attraverso le contrazioni uterine attraversa il canale del parto e permette alla cervice di dilatarsi fino a 10 cm.
Il feto assume un atteggiamento nell’utero materno che nella maggior parte permette un travaglio e un parto senza complicazioni.
Si presenta infatti in situazione longitudinale e presentazione cefalica in cui il punto di repere è rappresentato dall’occipite.
Tuttavia, questo può non verificarsi e può causare un rallentamento del travaglio e del parto.
Le distocie del corpo mobile vengono perciò suddivise in:
- anomalie di situazione, quando essa è trasversa o obliqua;
- anomalie di presentazione, cioè la grossa parte fetale che si presenta all’ingresso pelvico, nella maggior parte dei casi essa è cefalica, tuttavia essa può essere podalica o di spalla;
- anomalie dell’atteggiamento fetale, quando la presentazione è cefalica ma non è l’occipite o piccola fontanella ad essere apprezzata durante l’esporazione vaginale, infatti, in base al livello di estensione o flessione dell’estremo cefalico all’esplorazione vaginale può presentarsi il bregma, o grande fontanella, la fronte, la faccia o mento (in caso di presentazione di fronte il parto vaginale risulta impossibile perché i diametri fetali e pelvici non sono compatibili);
- anomalia da abnorme sviluppo fetale totale quali:
- macrosomia, peso fetale stimato > 4.500 kg;
- anasarca, presenza di un accumulo eccessivo di liquido nei tessuti o nelle cavità preformate del feto;
- enfisema fetale sottocutaneo, presenza abnorme di aria o di gas nei tessuti, che determina un aumento di volume della parte interessata e, alla palpazione crepitio caratteristico;
- parziale quali:
- idrocefalia, incremento del liquido cefalo-rachidiano nel sistema dei ventricoli cerebrali con conseguente dilatazione degli stessi;
- idrotorace, raccolta più o meno abbondante di liquido non infiammatorio nel cavo pleurico;
- ascite, raccolta di liquido sieroso libero nella cavità peritoneale.
Come si gestisce un parto distocico
È poco probabile che un travaglio insorga spontaneamente in una situazione, presentazione o atteggiamento anomalo.
Tuttavia, essa può essere prevenuta utilizzando esercizi, posizioni durante l’ultimo trimestre di gravidanza per favorire il corretto posizionamento fetale del feto.
In alcuni casi, tuttavia, il parto spontaneo non è consigliato e il taglio cesareo è la scelta migliore (presentazione di fronte).
Rischi e benefici devono essere valutati con la coppia per una scelta informata.