LE REGOLE D’ORO PER PREVENIRE LE MORTI IN CULLA
ERRORE MEDICO E RISARCIMENTO DANNI – AVVOCATO MALASANITÀ
La morte in culla, anche conosciuta come SIDS (sindrome della morte improvvisa del lattante), è un evento inatteso e drammatico che non si può prevedere considerando anche il fatto che il neonato è, almeno apparentemente, sano. Possono comunque essere adottati degli accorgimenti per evitare che quest’evento si verifichi.
Nonostante siano stati effettuati diversi studi, le cause della morte in culla sono sconosciute, nemmeno in seguito all’autopsia del neonato deceduto è stato possibile risalire alla causa.
Secondo alcuni studi, però, la morte improvvisa e inaspettata del lattante potrebbe essere causata da alterazioni del ciclo sonno veglia e quindi ad un danno di quell’area del cervello che lo controlla per cui il bambino potrebbe non risvegliarsi dopo il sonno. Inoltre, potrebbero esservi dei deficit in corrispondenza di alcune aree dell’encefalo che non avvertono le condizioni di pericolo o anomalie del sistema di regolazione dei ritmi cardiaci, della frequenza respiratoria, dei meccanismi di termoregolazione o di altre parti dell’organismo. Ad ogni modo la morte in culla non fa riferimento a una precisa patologia.
Si può parlare di morte in culla solo quando vengono escluse tutte le altre cause per spiegare il decesso quali processi patologici, presenza di malformazioni e la sussistenza di una condotta di tipo dolosa o colposa dei professionisti sanitari. Questo perché la morte in culla è definita come la morte improvvisa e inaspettata del neonato la quale non è possibile spiegare, nemmeno dopo aver eseguito un’autopsia ed aver effettuato tutti gli accertamenti diagnostici.
Nel caso della morte improvvisa del neonato, essendo un evento inaspettato, soprattutto per i neonati sani, i medici e i professionisti sanitari devono informare i genitori dell’esistenza di questa sindrome e devono dare informazioni sugli accorgimenti da adottare sia in ospedale che a casa al fine di evitare che si verifichi questo drammatico evento.
Le regole d’oro
Sono state definite delle regole d’oro per la prevenzione della morte in culla le quali devono essere osservate non solo dai genitori ma anche da chi si prende cura del neonato, dai professionisti sanitari ai parenti.
La prima cosa da fare per la prevenzione della morte in culla è far dormire in posizione corretta il neonato e usare alcuni accorgimenti che sono fondamentali.
- far dormire il bambino in posizione supina ed evitare la posizione prona;
- non fumare sia durante la gravidanza che dopo la nascita del bambino;
- non bere alcolici;
- non dare il ciuccio ma privilegiare l’allattamento al seno il quale è un fattore protettivo per la morte inaspettata del neonato;
- allattare esclusivamente al seno almeno i primi sei mesi di vita del bambino;
- non utilizzare le cullette con materassi e cuscini soffici, far in modo che le coperte siano rimboccate facendo attenzione che non siano troppo strette e che la faccia del bambino sia scoperta;
- assicurarsi che la temperatura della stanza sia adeguata per il bambino, né troppo calda né troppo fredda e che ci sia un buon ricambio di ossigeno e che non siano presenti fonti di calore. la temperatura ideale è di 18° – 20°;
- non coprire troppo il bambino, soprattutto se ha la febbre;
- non fare dormire il bambino nel letto insieme i genitori, soprattutto se quest’ultimi sono sovrappeso in quanto si può verificare un soffocamento del bambino. Per evitare ciò sono consigliate delle cullette che si attaccano al letto così che il bambino possa rimanere a contatto con i genitori e allo stesso tempo stare la sicuro;
- non posizionare oggetti sulla culla, soprattutto se questi possono ferire il bambino;
- utilizzare una culletta di dimensioni adeguate, che non sia troppo grande e che sia sicura per il bambino.
“Nanny”
È stato realizzato un monitor chiamato “Nanny” che garantisce una certa sicurezza durante il sonno del bambino; è utile soprattutto quando la mamma sta riposando poiché le evita di monitorare costantemente i respiri del bambino quando questo dorme e consente di segnalare in tempo utile le situazioni di pericolo come soffocamento, rigurgito, vomito o qualsiasi altra alterazione. Si tratta di un dispositivo sottile, dalla forma rettangolare, che deve essere posizionato sotto il materasso della culletta.
Nanny controlla i movimenti respiratori del bambino ed emette un segnale acustico e visivo nel momento in cui non viene rilevato alcun movimento respiratorio per più di 20 secondi oppure quando la frequenza respiratoria diminuisce diventano inferiore agli 8 atti respiratori al minuto.
Questo dispositivo, oltre a garantire sicurezza per la vita del bambino perché consente di rilevare in tempi utili una situazione di pericolo, è sicuro perché non genera nessuna forma di energia e di onde elettromagnetiche che possono essere dannose per la salute del neonato ma funziona con delle batterie a lunga durata.