LA SINDROME HELLP
ERRORE MEDICO E RISARCIMENTO DANNI – AVVOCATO MALASANITÀ
La HELLP syndrome (Hemolysis Elevated Liver enzymes Low Platelet) è una variante grave della pre-eclampsia, che si verifica nello 0,2-0,6% dei casi, caratterizzata da tutti e tre i segni caratteristici che compongono l’acronimo, vale a dire l’emolisi (aumento della lattico deidrogenasi/LDH e della bilirubina nella quota indiretta , con successiva ingiustificata discesa dell’emoglobina, o riscontro nello striscio su vetrino di emazie frammentate), l’aumento degli enzimi epatici (>70 UI/L) e la diminuzione delle piastrine (<100000/ mL). La particolare gravità di questa forma risiede probabilmente nella maggiore diffusione della malattia endoteliale, cosa che determina un maggiore coinvolgimento dei meccanismi della coagulazione, con rischio di coagulazione vascolare disseminata, fino ad arrivare a gravi forme di alterazione epatica o di insufficienza renale; per questi motivi deve essere riconosciuta subito e trattata per evitare il rapido aggravarsi della patologia.
I sintomi, di tipo:
- gastrointestinale;
- epatico;
- respiratorio;
- ematologico;
sono molto variabili e possono porre problemi di diagnosi differenziale causando ritardi che complicano lo stato della patologia. La donna corre il rischio di sviluppare ematomi sottocapsulari che necessitano immediata trasfusione di sangue ed emoderivati (rischio di shock ipovolemico e conseguente morte materno-fetale).
La mortalità perinatale, tra il 7,4% ed il 20,4%, riguarda feti di epoche gestazionali < 28 settimane, feti con ritardo di crescita e distacco intempestivo di placenta. [/av_textblock] [av_hr class='invisible' height='30' shadow='no-shadow' position='center' custom_border='av-border-thin' custom_width='50px' custom_border_color='' custom_margin_top='30px' custom_margin_bottom='30px' icon_select='yes' custom_icon_color='' icon='ue808' font='entypo-fontello' av_uid='av-iw3mis' custom_class='' admin_preview_bg=''] [av_textblock textblock_styling_align='' textblock_styling='' textblock_styling_gap='' textblock_styling_mobile='' size='' av-desktop-font-size='' av-medium-font-size='' av-small-font-size='' av-mini-font-size='' font_color='' color='' id='' custom_class='' template_class='' av_uid='av-h9autg' sc_version='1.0' admin_preview_bg='']
Se hai bisogno di assistenza legale per ottenere il risarcimento dei danni
Una volta diagnosticata, la sindrome HELLP richiede un aumento di intensità delle cure della gestante e della puerpera, allo scopo di valutare lo stato di malattia con il monitoraggio dei parametri materni, il controllo degli esami ematici (funzionalità degli organi), la valutazione delle condizioni fetali prima del parto. Lo scopo delle indagini eseguite sul feto è valutare la crescita ed il benessere; a seconda dell’epoca gestazionale, possono essere utilizzati l’ecografia (biometria fetale e valutazione quantitativa del liquido amniotico), la velocimetria Doppler delle arterie uterine e dell’arteria ombelicale e la cardiotocografia. Si devono poi tempestivamente mettere in atto azioni per stabilizzare le condizioni della paziente e decidere la tipologia ed il timing del parto.
I possibili errori medici
I possibili errori medici commessi sono:
- errata o ritardata diagnosi: la variabilità dei sintomi può indurre ad un’errata diagnosi e la patologia può essere scambiata per infezione respiratoria, epatite, colecistite, ecc; è necessaria un’adeguata preparazione ed esperienza del ginecologo/ostetrico per una corretta diagnosi differenziale;
- errata analisi e lettura delle componenti cliniche e laboratoristiche;
- monitoraggio inadeguato della paziente, errato utilizzo di farmaci per quanto riguarda dose e somministrazione, trasfusioni ed infusioni di liquidi incongrue (rischio di edema polmonare);
- disattenzioni nel controllo del benessere fetale che non permettono di verificare eventuali stati di sofferenza, ritardo di crescita intrauterino, distacco intempestivo di placenta, anomalie del liquido amniotico con conseguenze sull’outcome fetale e neonatale;
- counselling e compilazione della cartella clinica inaccurati: il ginecologo e l’ostetrica, durante la prima visita, devono fornire informazioni chiare e precise sulla gravidanza, condurre un’accurata indagine anamnestica per riconoscere preventivamente i fattori di rischio, all’esame obiettivo rilevare pressione arteriosa, peso, altezza ed indice di massa corporea.