MORTE ENDOUTERINA FETALE
ERRORE MEDICO E RISARCIMENTO DANNI – AVVOCATO MALASANITÀ
La morte endouterina fetale è definita come la presenza del feto in utero senza segni di vita.
L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), raccomanda di suddividere la morte fetale in base all’epoca gestazionale:
- morte fetale precoce: per un’epoca gestazionale minore di 20^ settimane;
- morte fetale intermedia: per un’epoca gestazionale di 20^ – 28^ settimane;
- morte fetale tardiva: per un’epoca gestazionale che va oltre la 28^ settimana.
Si presenta in 7 casi su 1000 gravidanze in un’epoca gestazionale maggiore di 20 settimane; mentre a termine di gravidanza si presenta in 2 casi su 1000 gravidanze.
La morte endouterina è un’esperienza devastante sia per i genitori che per i familiari, con ripercussioni anche a lungo termine.
La diagnosi viene eseguita tramite un controllo ecografico, possibilmente fatta da due operatori differenti per essere sicuri della valutazione. Nel momento in cui viene comunicato alla coppia la tragica notizia, la domanda è “perché è avvenuto ciò?”.
Le cause sono correlate a malformazioni fetali, infezioni intrauterine, ipertensione gestazionale, o a complicanze relative al cordone ombelicale o alla placenta. In quasi la metà degli eventi, però, le ragioni dell’evento possono essere anche sconosciute per cui si parla di “decesso idiopatico”.
La morte di un bambino rappresenta sempre una tragedia.
Quando si esegue la diagnosi di morte intrauterina sembra che il tempo si dilati, quasi che si fermi.
Il compito degli operatori, qui, è quello di accompagnare la coppia, sostenendola, verso la scelta più giusta del parto.
Il parto può essere indotto oppure si può aspettare l’inizio spontaneo del travaglio che nel 90% dei casi avviene entro 2 – 3 settimane. L’attesa del travaglio può essere una scelta appropriata solo se non ci sono condizioni cliniche della donna avverse.
D’altra parte, può essere eseguito un taglio cesareo se ci sono complicanze ostetriche legate alla gravidanza attuale (gestosi, emorragia ante partum, presentazioni fetali anomale), pregressa rottura d’utero o un precedente intervento chirurgico a livello uterino.
La morte endouterina è un evento avverso che può verificarsi in qualsiasi momento della gravidanza. Se questa viene seguita secondo le linee guida previste e le giuste attenzioni da parte degli operatori, senza nessun errore, non c’è connessione tra la causa e l’evento. Nel momento in cui ci sono errori da parte degli operatori si può richiedere un risarcimento, qualora questo errore sia la causa del danno stesso.