ECOGRAFIA MORFOLOGICA: DIAGNOSTICA E LIMITI
ERRORE MEDICO E RISARCIMENTO DANNI – AVVACATO MALASANITÀ
L’ecografia ostetrica consente la visualizzazione in tempo reale di chiare immagini di vita intrauterina e attraverso la cosiddetta ecografia morfologica la possibilità di diagnosticare in utero la maggior parte delle malformazioni fetali.
L’ecografia morfologica si esegue per via transaddominale tra la 19 ^ e la 21 ^ settimana di gestazione e permette lo studio anatomico di tutti i distretti fetali Per la sua esecuzione necessita di apparecchiature di alta tecnologia e di operatore esperto.
Non è strettamente necessario il ricorso alla ecografia 3D.
Lo screening delle malformazioni fetali è stato introdotto in Italia da poco più di un trentennio.
Gli studi condotti con lo scopo di valutare la sensibilità dell’ecografia nel II^ trimestre di gravidanza nell’identificazione delle malformazioni fetali ha fornito risultati estremamente variabili.
La sensibilità riportata in letteratura varia infatti dal 30 al 60 %.
Questi dati suggeriscono che ancora oggi il riconoscimento delle malformazioni fetali all’epoca della ecografia morfologica (19-21 settimane) permette di identificare anche in pazienti a basso rischio solo il 40 % o meno delle malformazioni fetali evidenti poi alla nascita.
Inoltre, la probabilità di riconoscere una malformazione fetale non è sempre correlata alla gravità della stessa; molte malformazioni con esiti clinici infausti possono infatti presentare reperti ecografici sfumati e/o addirittura assenti o per le loro caratteristiche evolutive sono diagnosticabili solo nel terzo trimestre.
Nonostante l’esperienza dell’operatore e lo strumentario adeguato esistono poi dei limiti diagnostici quali:
- obesità materna;
- posizione fetale avversa;
- ridotta quantità del liquido amniotico;
- ridotta ecogenicità tissutale materna.
In adesione alle linee guida obbligatoria la refertazione scritta corredata di fotogrammi.
Il consenso informato deve esplicitare chiaramente quali le possibilità diagnostiche dell’ecografia morfologica e quali i limiti tecnici della metodica al fine di ridurre il rischio del contenzioso medico-legale.
Si consiglia infine agli operatori di archiviare la documentazione ecografica in maniera non alterabile per almeno 10 anni.